mani pag. 4 PUNTO DI PARTENZA In una recente indagine compiuta da organi gover nativi sul consumo del caffè in Italia in riguardo alla possibilità di un ulteriore aggravio degli oneri fiscali, uno dei risultati sorprendenti è stato la determinazione del prezzo medio di acquisto di questo prodotto da parte del consumatore italiano* A conti fatti si avrebbe che e il gusto e la borsa dell'italiano medio si orientano su una base di 260 lire all'etto* Per questo si deduceva (co noscendo i prezzi all'origine) che essendo i consumatori così ben disposti alla spesa, un piccolo ritocco all'imposta di consumo non avrebbe mutato l'equilibrio esistente essendo (a quel prezzo) realmente un genere voluttuario. E' tutto vero o tutto falso? Riflettendo anche per quanto su esposto, e come sempre, la verità, od in questo caso la colpa, sta nel mezzo. Pensiamo infatti che il rivenditore o l'esercente siano effettivamente gli elementi che posso-no sfalsare una realtà& Essi infatti divenuti scaltri improvvisamente, riescono ad ingurgitare tutto quanto viene loro propinato in una ridda di ipotesi, prezzi, qualità, allettamenti nella chimerica speranza di superare in astuzia ed in guadagno il più furbo dei torrefattori, ed allon tanandosi sempre di più da una realtà mercantile e logica si sono or,ai, incastrati in gineprai da cui non hanno più il coraggio di uscire. Non sapendo più da che parte stia la verità, essi, moralmente giustificati, attendono le occasioni più belle, anzi si sentono in dovere di sancire le condizioni di fornitura ai diversi postulanti che bussano alla loro porta : sfacciatamente è richiesto il prestito meglio se è senza interessi (per questo ci sono le Banche), meglio se è possibile ottenerlo senza garanzie, con una striminzita contro-prestazione di quantitativo beninteso ottimo, ma con sconti specialissimi per onorare il locale, naturalmente con forma comoda di pagamento e, "mi raccoman do, il prezzo sia onesto" perché basta che un altro, faccia 50 lire meno per avere un ottimo pretesto per mandare tutto all'aria e, legalmente si sa, c'è ben poco da richiede-re. Infine ci si accorda sulla luminosa, tazze, tovaglio-