le disposizioni del 9 luglio 1960 e dopo quello del 7 luglio che, confermando il precedente, ribadiva la cessazione delle autorizzazioni alla data fissata e dava facoltà a chi ne volesse, di presentare richiesta alla Intendenza di Finanza locale, nessuno era in grado di chiarire il grande mistero. Alcuni, pertanto, interpretando il tutto come meglio credevano si davano da fare ad avvisare la clientela che i regali continuavano, attraverso inserzioni, dépliants, manifesti, cartelli, vetrine, infischiandosene di chiedere ulteriori schiarimenti e delucidazioni fieri solo di « averla fatta vedere alla Lavazza ». Dopo di che, quando attraverso l'opera valorosa ed intelligente dell'Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari e la Federazione italiana del Caffè si giunse ad una completa interpretazione delle volontà ministeriali che, ribadendo il concetto della negatività di proroghe, dava chiare istruzioni alle Intendenze di Finanze di come non fossero più ammesse richieste di autorizzazioni, si gridò al falso, alla menzogna, alla arbitrarietà di tali interpretazioni. E' infatti bastato che fossero distribuite da parte del nostro personale produttore copie di tali circolari, per vedere immediatamente reazioni violente e spesso volgari, di coloro che intendevano continuare tale sistema. Comunque giova ricordare che mai una volta venne esibita da parte loro e a loro favore una qualunque documentazione di autorizzazione e deroga. La gravità del comportamento di tali torrefattori, che nascondendo ai clienti una realtà a loro sfavorevole li lasciava esposti alle sanzioni previste dalla legge, non può passare inosservata : inoltre essi, tra le altre illegalità, violano apertamente il codice entrando in concorrenza sleale e su questo piano faremo di tutto per perseguirli, e saremo inesorabili quando li colpiremo. Abbiamo avuto dimostrazioni di magnifica organizzazione e senso di dignità da parte di altri nostri concorrenti a cui va tutta la nostra stima per il pronto adeguamento ad una nuova realtà, creatasi con tali abolizioni : siamo lieti di augurare loro un successo uguale a quello da noi ottenuto in questi anni in cui, malgrado regali e sovvenzioni, i consumatori dandoci la preferenza hanno portato le nostre vendite a quote mai viste. E' proprio per la difesa di una categoria che sta assumendo oggi un aspetto definitivo ed operante, agiremo contro quelli che operando ai margini ed oltre la legge, tentano di gettare caos e discredito su tutti noi. Non è ammissibile infatti che proprio tra coloro che si sono fatti promotori di tali controffensive ci fossero alcuni che avevano permessi scaduti da lungo tempo o svolgessero operazioni ben differenti da quelle enunciate, o non avessero permesso alcuno. 5