SVILI'HIH) l'KI. MOVIMENTO INIONISTA 1.'»'. 285 re guerriero, che vieta ai Romani l'esercizio del- l'industria per incalzarli alle armi, e Ninna, il iv artigiano, che favorisce le industrie e le or- ganizza in collegi (1), perdura durante tutta la storia e si ridette nell'antitesi fra gli Stati mi- litari, che puniscono le coalizioni, e gli Stati in- dustriali, che le tollerano e promovono. L'In- ghilterra , il paese che inizia la moderna èra industriale, è pur quello che prima proscioglie le coalizioni da ogni sanzione penale; mentre la militaresca Germania trovasi tuttora in addietro su tale riguardo. Ed anche presso uno stesso popolo, finché il governo soldatesco prepondera, le coalizioni operaie soli perseguitati, mentre, col prevaler dello Stato industriale, esse acquistano la libertà â L'Italia nostra ne sa qualcht cosa. Che se, in luogo di raffrontare il movimento unionista nello spazio, lo raffrontiamo nel tempo, possiamo scorgere com'esso presenti le più in- teressanti evoluzioni. Anzitutto muta, nelle suc- cessive fasi economiche , l'importanza , che as- sume lo sciopero nell'organizzazione unionista. Perle prime Unioni lo scioperoè tutto. Vedemmo nel nostro rapido quadro che in Inghilterra, come in Germania ed in Francia, le prime Uni- oni si t'ormano esclusivamente a scopo di scio- l>ero, e si sciolgono appena questo è compiuto- ti) Eineccio, I. e-, 377-8.