Capitolo Unico: Lo Stato come fattore economioo
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sono tutti proprietari di terre e di capitali e perciò dotati di
forza economica sostanzialmente eguaio, o di poco diversa.
Quindi, in tali condizioni, la stessa equipollenza economica
dei contraenti basta in generale a prevenire, od impedire la
sopraffazione degli uni sugli altri e perciò rende, in linea di
massima, inutile, infruttuosa ed anche dannosa ogni ingerenza
dello Stato, volta a proteggere una parte dei contraenti. Ma
invece nel campo della distribuzione stanno di fronte delle
classi fornite di diversa forza economica: da una parte la
classe dei proprietari delle terre e dei capitali, gli economi-
camente forti; dall'altra la classe dei lavoratori, gli econo-
micamente deboli. Ora questa disparità di forza rende possi-
bili e necessari gli sfruttamenti sistematici dei deboli per opera
dei forti, quindi impone l'intervento dello Stato, inteso a di-
fendere i deboli ed a limitare i soprusi, di cui essi potrebbero
essere vittime.
V'hanno certamente dei casi, ed abbiamo avuto occasione
di accennarvi, in cui anche i rapporti di produzione e circo-
lazione dànno luogo a sfruttamenti ed abusi ; ma essi dànno
luogo a tali conseguenze, non già per sè stessi, bensì perchè
intimamente connessi a processi di distribuzione; per cui si
rientra pur sempre nella distinzione da noi indicata. Così
p. es. gli sfruttamenti del consumatore, perpetrati dalle im-
prese monopoliste con una riduzione di prodotto, od una ele-
vazione di prezzo, hanno per iscopo di accrescere immedia-
tamente un reddito di monopolio e quindi sono poi fenomeni
attinenti alla distribuzione.
X Dunque: lasciar fare nel campo della circolazione, inge-
renza dello Stato a favore degli economicamente deboli nel
campo della distribuzione ed eccezionalmente in quelli della
produzione e circolazione, quando questi siano intimamente
connessi a rapporti di distribuzione; o più brevemente, libe-
rismo commerciale, ed interventismo sociale, ecco, a nostro
credere, la norma generale, che deve disciplinare l'azione
economica dello Stato.	«
A questo criterio si è sempre ispirata la teoria italiana e
53* - Loiu.