appunti peÌ? la storÌa politica ed amministrativa di doClian1	63
Sbucò gente da ogni parte ; sostarono i lavoratori di ritorno dai campi
ed i devoti dai vespri del Carmine ; il frate laico rimase a bocca aperta
sulla porta socchiusa dell'orto del convento.
La moltitudine però in breve si dileguava ed appena i soliti sfaccendati
e monelli in attesa di mancia seguivano i cavalieri, che entrati nel borgo,
scendevano al hostaria del Sole.
Al 4 maggio si procedeva alle testimoniali di stato ed alla immessione
in possesso del feudo per atto del Notaio Sartoris, e al 7 e al 25 si prestava
giuramento di fedeltà all'Ili.ino Conte di Dogliani. nella salla della Comu-
nità dai Sindaci et consiglieri, toccate le scritture stando et passando uno
alla volta, et con gli genochi a terra.
Ma non tutti i consiglieri eiano presenti, ed i presenti prestarono un
giuramento... senza valore, e per adoperare scrupolosamente le loro pa-
role, lo prestarono astretti per violentiti, per mera pagura et timore el non
altrimenti.
Don Rodrigo De Sande, cavaliere di San Giacomo (1), marchese della
Pioverà, Conte di Dogliani, dimorando in Milano, aveva nominato suoi
procuratori generali et luogotenenti Stefano Poteri cavaglier di San Gior-
gio, e Giovanal Dionisio dottore di legge et auditore, i quali deputavano il
Vicario e affittavano i redditi di Dogliani prima a Niccolò Marrone e poi
al capitano Corrado Boglio : ma Dogliani si piegava di mala voglia, disco-
noscendo l'autorità dei vicari del De Sande e sottraendosi, il più che poteva,
ai pesi ed alle decime, favorita dalla lontananza di Don Roclrigc e dalla
lentezza della giustizia.
Don Rodrigo moriva nel 1597 lasciando unico figlio ed er„-de univer-
sale Don Alvaro.
Questi si dispose facilmente a rinunciare a tutte le sue ragioni sul feudo
di Dogliani, e Carlo Emanuele I con ihstromento 13 Lziglio 1598 ricevuto
e sottoscritto' per il Sig. Pietro Leonardo Roncas signor di Castelargento,
secretorio di stato e finanze di S. A. cedeva, rimetteva et infeudava Do-
gliani a titolo di marchesato al ill.mo Sig. Marco Claudio di Rys, signore
et barone di Dissey, cavagliero dell'Ordine dell'Annunziata, mediante il
pagamento della somma dovuta all'herede del fu Don Rodrigo Marchese
della Pioverà si e come dall'ill.ma Camera de' Conti sarebbe arbitrata.
Intanto duravano i contrasti fra Dogliani e il feudatario.
Vertiva una lite avanti il Senato del Piemonte per la carica di Vi-
cario ; il feudatario affermava glie ne spettasse la nomina, ed avea infatti
nominato il Notaio Giacomo Saluzzo. Dogliani affermava, dal suo canto,
(1) Il più insigne degli Ordini militari spagnoli, stato istituito circa il 1170. a somi~
glianza di quelli dei Templari e di S. Giovanni Gerosolimitano, per combattere i Mori
padroni di buona parte della Spagna, e per proteggere i pellegrini diretti a Composteli^
e ad altri luoghi santi,
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