LA PERDITA NETTA DI POPOLAZIONE SUBITA DALL' ITALIA 47 Senonché, gli emigranti stessi rimangono, quasi sempre, vita naturai durante, italiani. Se pure perdono ogni legame giuridico coli'Italia, essi si sentono, lino alla morte, profondamente italiani dal lato del sen- timento. La prole degli italiani all'estero invece spesso va all'italianità irremissibilmente perduta. Quasi tutti gli Stati Americani, l'Argentina, il Brasile, gli Stati Uniti, e alcuni tra gii Stati più importanti del- l'Europa, come la Francia, considerano come cittadino del loro paese chi nasce sul territorio di questo, anche se ambi i suoi genitori nac- quero all'estero, non acquistarono mai la cittadinanza e non ebbero mai intenzione alcuna di acquistarla. Né la perdita della seconda ge- nerazione italiana all'estero è soltanto d'ordine giuridico e militare. Anche dal lato psicologico i tìgli degli emigranti cessano di essere italiani. Essi non si sentono più tali. Anzi, talvolta rinnegano la loro patria d'origine come alcunché di vergognoso. « I tìgli d'italiani vo- gliono esser argentini... e ricordano l'Italia, con un senso di mal ce- lata vergogna. Parliamoci chiaro! » 1). Dall'Argentina ci viene riferito spesso, che ragazzi italiani a, cui si parla italiano, rispondono in ispa- gnuolo. Domandati se sono italiani, proclamano con enfasi che sono argentini. Soi/ Argentino 2). Essi non hanno ambizione maggiore di quella di essere considerati quali hijos del pais. Non senza scrollare il capo il Clémenceau, visitando l'Argentina, dovette constatare che più d'ogni altro emigrante l'italiano si snazionalizza. Con fine ironia egli esclama: «l'italien s'argentine bien avant d'être argenté». Ed aggiunge: « Dans les provinces, comme à Buenos-Ayres, j'y ai vu de cela mille exemples, tous concordants. A un enfant, fils d'émigraut, nous demandions, s'il parle italien ou espagnol. Il nous répond fière- ment: A la maison, nous parlons tous argentin. Un autre, obligé de convenir qu'il est né à Gênes, bien qu'il se soit proclamé de natio- nalité Argentine, s'excuse en murmurant: J'étais si petit! » 3). Ricci otti etere di conservare perpetuamente italiani i discendenti dei nostri emigranti e di desiderare che i nuclei coloniali formino quasi degli Stati negli Stati stranieri. Si desiderano soltanto iniziative economiche che dieno appoggio e ardimento alle col- lettività coloniali ; provvidenze scolastiche che ne rallentino la snazionalizzazione e l'assorbiménto ». Atti ecc., n. 34, pag. 13. ') Goffredo Gobbi, Italiani e non Italo-Argentini. Idea nazionale, anno II, n. 20. 3) corradini, pag. 57 e seg.; AlbertiNI, pag. 182 e seg. 3) Clémenceau, Notes de voyage dans l'Amérique du Sud, Paris, 1911, Hachette, pag. 65. Come insegna l'esperienza, perfino fra i rimpatriati almeno quelli che appartengono alle classi sociali più alte, molti preferiscono di regola, specie se abitando nelle grandi città dell'Italia settentrionale, essere chiamati americani, e specialmente argentini, anziché italiani.