i-ale, concessi per favorirne l'attività. Il nuovo ordinamento non
ripristina le classi, già soppresse dallo statuto del Conte Gua-
sco, però modifica le cariche e le rende tutte temporanee, ma non
annuali : mentre prima il Presidente e il Segretario degli Atti
erano nominati a vita, e gli altri tutti per un anno. Aumenta il
numero dei Soci ordinari a 50, con obbligo di abitare in Firenze,
e gli richiede di presentare una memoria secondo un turno sta-
bilito con pena del passaggio da Socio ordinario a corrispondente
per chi non soddisfi al suo impegno, senza un motivo giustificato.
Merita il conto di rilevare come la prescrizione che i Soci ordi-
nari dovessero abitare in Firenze e che dovessero presentare a
turno un qualche studio, concorreva indubbiamente a rendere
possibili adunanze numerose ed un'attività più regolare, cioè
senza interruzioni ; come la possibilità di passaggio non solo
dalla classe di Corrispondenti a quella degli Ordinari, ma anche
l'inverso permetteva, in una istituzione a seggi limitati, di eli-
minare gli elementi inattivi. In vista appunto della sperata mag-
giore attività, ai due censori incaricati di esaminare le memorie
inviate per la pubblicazione, ne vennero sostituiti cinque, che pre-
sero il nome di Deputati ed ebbero ancora l'incombenza di rego-
lare gli studi accademici. La concessione dell'Orto sperimentale
dette ragione alla nuova carica di Direttore dell'Orto e la persona
a ciò prescelta ebbe pure l'onere di fare un corso di lezioni di
agricoltura. Così il corso di agricoltura, come la coltivazione
dovevano essere eseguiti di comune accordo con i Deputati.
Con grande attività, interrotta più volte nel periodo delle
occupazioni straniere conseguenti alla rivoluzione francese, la
Accademia dei Georgofili, visse mantenendo lo statuto del 17S3,
fino alla restaurazione degli antichi domini. Allora più per quel
senso di distruzione delle novità introdotte, che si palesò po-
tente in ogni campo, che per altro motivo, la nostra istituzione
deve avere voluto rinnuovare le sue leggi. Ciò avvenne nell'an-
no 1817. Ma poiché nel periodo dei grandi rivolgimenti nulla
aveva cambiato dei preesistenti ordini, così il nuovo statuto non
presenta differenze fondamentali dal precedente (9). Le classi dei
Soci da tre passano a quattro : Onorari, Ordinari, Emeriti, Cor-
rispondenti. I soli Ordinari, che rimangono 50 con l'obbligo di
risiedere in Firenze, devono fare letture ; per gli altri le letture
sono facoltative. Emeriti diventano i Soci, se vogliono, dopo