â 88 â capitali disponibili per imprese così rischiose ne gli uomini adatti per condurle; e tanto meno si possono rapidamente soppiantare i centri finanziari di compensa- zione, e così Amburgo non può in questo caso vincere Londra, perchè il primato di Londra è dovuto ad un cumulo di condizioni favorevoli create con oltre un secolo di continuo lavoro. Passando ad esaminare i problemi monetari, per ra- gioni di brevità , si limita ad esporre come è stato eseguito il passaggio dai privati allo »Stato dei miliardi di prestito sottoscritti così in Germania come in Inghil- terra : in Germania con l'emissione di carta moneta che veniva poi versata dai sottoscrittori del prestito e così ritornava allo Stato, che poteva toglierla di cir- colazione; in Inghilterra con gli accreditamenti in conto corrente, ed il giro di assegni bancari senza effettivo movimento di moneta; metodo questo che richiede un'altissima fiducia negli istituti di credito e nella serietà generale d'impiego degli assegni. (190) La memoria, letta il 6 febbraio 1916, è pubblicata nel 13° voi. della Quinta Serie degli Atti da pag. 28 a 45. (191) Il discorso del Franchetti, pronunziato il 28 maggio 1916, è inserito nel 13° voi. della Quinta Serie degli Atti da pag. 190 a 213. Leopoldo Franchetti comincia col rilevare che le guerre non portano inevita- bilmente al disastro economico dei belligeranti; esse distruggono una certa quan- tità di capitale fìsso e circolante, ma non crede che a guerra finita la potenzialità produttiva dell'Italia sarà inferiore a quella che aveva prima di entrare nel con- flitto. Per provvedere al pagamento dei debiti creati sarà necessaria una maggior produzione alla quale occorreranno capitali. I capitali esistono, ma occorre non monopolizzarli in imprese insufficientemente produttive e mantenute tali da una esagerata protezione doganale, come avviene por le industrie siderurgiche, o da premi, come nella marina sovvenzionata. Bisogna che il capitale si rivolga co- pioso all'agricoltura e ad industrie che con essa hanno attinenza: allora un notevole progresso economico non solo sarà possibile, ma anche sicuro. Per otte- nere questo intento è necessaria l'istruzione ecl occorre ancora una seria propa- ganda in materia di politica economica, onde la classe dirigente comprenda quanto sia necessario il buon indirizzo delle disponibilità finanziarie, e quanto siano dannosi i forti privilegi concessi a determinate categorie. (192) La memoria del Coletti, letta il 28 maggio 1916 è pubblicata da pag. 214 a 258 del 13° voi. della Quinta Serie degli Atti. Francesco Coletti parla diffusamente dell'utilizzazione dell'acqua ovunque di- sponibile per la configurazione montuosa della nostra penisola, e come essa 6Ãa preziosa jjrincipalniente quale sorgente di energia elettrica da sostituire a quella â di origine termica. Passa quindi a considerare il problema della nostra potenza umana nei suoi rappòrti con l'emigrazione, e conclude che così il problema della utilizzazione dell'energia idrica come di quella umana riceveranno una soluzione tanto più vantaggiosa per quanto più ad essi ci applicheremo con disciplina e studio, per ottenere la più completa utilizzazione degli impianti elettrici da un lato, ed avere così energia a minor costo che permetta produzione più economica, e dall'altro per rendere più apprezzata e ricercata la nostra emigrazione, prepa- rando elementi sempre più istruiti e pronti per i lavori da compiere. (193) La comunicazione del Serpieri, fatta il 28 maggio 1916, è stampata nel 13° voi. della Quinta Serie degli Atti da pag. 266 a 282. (194) La memoria di Edoardo Ottavi, letta il 21 gennaio 1917, è inserita nel 14° voi. Quinta Serie degli Atti da pag. 1 a 30.