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Il Congresso ;
2• Ritenuto che dal vigente regime tributario italiano e' in i-specie
dalle tariffe doganali sono già soverchiamente gravati i generi di prima
necessità e dì popolare consumo;
Convinto che Vapplicazione dell'obbligo dì pagare i dazi in valuta me-
tallica avrebbe immediati, dolorosissimi effetti su,Ue condizioni delle
classi meno agiate, aumentando il prezzo e restringendo il consumo dei
drodotti più indispensabili ai bisogni .popolar i, e per conseguenza anch e
diminuendo le riscossioni doganali;
Convinto ugualmente che il provvedimento in questione non possa ve
nire adoUalo senza la contemporanea proclamazione ufficiale del corso
fo rzoso;
Emette il voto che venga abbandonato il progetto di imporre l'obbligo
del pagamento in valuta metallica dei dazi di confine.
Edoardo Giretti
Avv. Enrico Alloati
Riccardo Gavazzi
COGNETTI. — Prima di esaminare gli ordini del giorno prego co
cedei mi di fare brevi osservazioni circa le cose dette dal Luzzati, dal
Rossi, dal De Angeli e dal Ferraris.
Rossi e De Angeli combattendo il mio ordine del giorno mi hanno
dato l'esempio di due che propugnano splendidamente la stessa causa,
ma con discordi ragioni. Il Rossi ha fatto quasi l'apologia del corso for-
zoso, mentre il De Angeli ha detto ch'esso costituisce uno stato patolo-
gico. Prego il fisiologo ed il patologo di mettersi d'accordo.
Mentre il Luzzati ricordava la situazione in cui egli ministro del
tesoro, si trovò nel 1891, mi venne in mente una delle più belle scene
del Re Lear, quando il vecchio re che comincia a provar gli effetti
della ingratitudine dei figliuoli è in mezzo allo scatenarsi degli ele-
menti e la testa già gli vacilla, colla differenza che il Luzzati ebbe
la testa a segno e fu accorto e strenuo timoniere, guidando la barca
erariale in quell'anno in cui ogni tempesta si è scatenata sulla nostra
Italia.
Il Luzzati ha detto che non vuole il corso forzoso, ma che si scelga
una via decisa. 11 relatore ha già detto che assolutamente bisogna uscire
dall'attuale stato di cose e quindi si mette nella via, ove troviamo
vessillifero Maggiorino Ferraris.
Venendo ai dazi in oro, il Luzzati disse: Io trovai che non si pa-
gavano già più in oro e dal momento che si era chiuso un occhio, io
dissi in un istante opportuno : chiudiamo anche l'altro e lasciamo
andare.
E stata un'attitudine di tolleranza. Egli non ha bisogno di giustifi-