x. - 53 -- 1 Dasce la rendita segnala a tratti nella figura. à questo un ragionamento che ha molta analogia con quello che abbiamo fatto (6) a proposito del profitto delle imprese; con questa differenza che il profitto è fenomeno transitorio, la rendita è fatto permanente, in un certo senso, e quindi l'analogia formale fra i due redditi non deve indurre a ve- dervi un'analogia sostanziale:prozio e rendita so- no due fenomeni diversi. 2° Ricardo definisce la rendita anche in un altro modo. Le applicazioni successive di eguali dosi di capitale e lavoro sulla medesima terra danno, a partire da un certo punto, incrementi decrescenti di prodotto (fig. 26). Se il rettango- letto a tratti è, in termini del prodotto, il prezzo dell'uso di ciascuna di tali dosi, la j superficie ABC è la rendita. An- J che questa è una forma di ragio-'^f§|| namento già a noi familiare. Sap- piamo che il fatto si verifica non soltanto per la terra, ma per qua- Fig 26 lunque altro fattore, qualora se ne mantenga la quantità invariabile. à dunque ap- plicabile egualmente a tutti quei fattori, la cui quantità non si possa aumentare con la produzione. Si noti che a spiegarsi la rendita ricardiana non è punto necessaria la tesi storica della succes- sione delle colture dalle tetre più fertili alle meno fertili. La tesi sta in piedi anche se la succes- sione sia stata diversa ; e per la forma 2a ad essa data, sta in piedi anche senza ammettere una dif- ferenza di fertilità fra varie terre. Anzi, il fatto della rendita dovuta alla diversa fertilità delle