PESI, MISURE E MONETE
può consigliarlo. E non sono neppure ¡ poveri, i lavoratori, quelli che reclamano tale misura, ma sì certe parti della media borghesia e dell'aristocrazia fondiaria.
E cosi, dobbiamo con Lexis venire allora alla conclusione che il bimetallismo universale sarebbe un salto all'impazzata nel buio, dal quale uscirebbero probabilmente grandi disordini e catastrofi ed una rivoluzione dei prezzi accompagnata da malsane speculazioni e da crisi; gli argomenti economici e giuridici che si adducono in suo favore sono più dubiti e incerti di quelli che stanno pel mantenimento dello stato di cose attuale. La vittòria della valuta aurea negli Stati civili più ricchi è il risultato tinaie ili una evoluzione storica che tenne lo slesso corso giti nell'antichità, che dalla pluralità dei mezzi di pagamento e delle misure del valore condusse necessariamente alla valuta esclusiva meni e in oro, come il metallo più acconcio agli scopi monetari per i paesi civili. La valuta d'oro degli odierni Siali civili più ricchi non è la conseguenza unicamente di disposizioni e ili provv isioni dei troverai, ma anche, e non meno, degli odierni bisogni del traffico e delle odierne condizioni della produzione. Il voler avere, in tutti gli Stati e in tutti i paesi, le stessa valuta è un desiderio [lucrile, inattuabile: sarebbe coinè volere che tulli gli Slati, tutti i paesi avessero la stessa divisione del lavoro, la stessa tecnica, la stessa lingua e lo stesso Governo.
Certo, il sistema monetario di un paese tocca oggi profondamente gli interes^Ji tutti i paesi che con quello hanno rapporti ili traffico. Epperò, i HBgressi, le Conferenze, le Convenzioni monetarie internazionali in avvenire non cesseranno, anzi acquisteranno un'importanza sempre maggiore. Ma essi non potranno unificare d'un colpo tulli i paesi del mondo e la loro moneta. Però, di grandi e urgenti compiti ne rimarranno loro pur sempre abbastanza. E gli obbiettivi prossimi saranno: l" introdurre nei paesi a valuta d'oro un trattamento uniforme della moneta d'argento; 2" far sì che, il più possibile, sia abolita in tutti gli Stati la valuta cartacea; 3" procurare die la sfera dei paesi a valuta d'oro non venga eccessivamente estesa; 4" agire nel senso che le giornaliere oscillazioni del valore dell'oro dei diversi paesi e delle diverse valute, il più possibile, scompaiano e la differenza di valore diventi, il più possibile, stabile. Ed è forse anche possibile procurare che tutti gli Stati, od il maggior numero possibile ili essi, tengano una riserva d'oro pel regolamento dei pagamenti internazionali, e che questo regolamento abbia luogo per mezzo di un grande Istituto internazionale. Risultato di queste provvisioni sarà di attenuare gli odierni inconvenienti della varietà delle valute, di rendere meno dissimili l'uno dall'altro i sistemi monetari dei diversi Stati, di facilitare i pagamenti internazionali senza togliere, con esperimenti arrischiati, alla moneta dei vari paesi il suo carattere nazionale: carattere, che l'odierno stato iniziale della economia mondiale non consente ancora, e per lungo tempo non consentirà, di toglierle.