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al riconoscimento dell’identità del Ma‘ m', per giungere infine alla con-
templazione della luce divin n.a

Amr a/- -/7Ifl ’mmm: in arabo, «comandante dei credenti» o «principe
dei credenti»; titolo assunto dal seco oond califfo mar e poi diven nuto
l’appellativo ufficiale spettante al capo dello Stato islamico; oggi è stato
assunto come titolo dal re del Marocco.

Al-zwzr bi-l-ma‘m'f zama-mb] ‘ani-l—zmmkar. in arabo, «ordinare il
bene e v1etare 11 male». Uno dei pr1ncipi della teologia mu °,tazflita* che
nella sua formulazione classica riassume la propria dottrina in cinque Wil

rincipi, radici Il uinto essie uesm rmula, c e e entra m a ar
parte delle ‘ibadaz‘ (atti di culto) previste dal diritto sala: essa impone di
difendere la fede e di rimproverare 1n mo 0 a 'vo, e occasione punire

vlolenternente, ogni cattiva azione di cm Sl venga a conoscenza

’Ambgyya: «affinità», «sohdarietà (di gruppo)», «spirito di corpo». Ter-
mine che caratterizza la dottrina pohtica di Ibn Khaldun*, per il quale

costituisce la base della società.

Bazar: dall’arabo bdzdr, «negozio», «mercato» (di negozi fissi al co-
to).

Bled: dall’arabo bri/ad (plur. Ira/dda, [??/dd), «villaggio», «regione»,

«paese», «località»; dalla stessa radice deriva Ire/di, «abitante d1 villag-
gio».

Ca/fia, ralfiîzta: dall’arabo kbali/at mm! fil/dl}, «successore del mese
saggero di Dio», ossia il capo, religioso e politico msieme, dello Stato isla
mico. Il tito nnvee ato successore di Muhammad, Ba ,e ile
liffato originario, a capo della comuniùì musulmana e deiu territori con-
quistati dall’espansione araba, si mantenne fino al 1258, allorché Baghdad
venne conquistata dai Mongoli, la storia più antica del califfato 51 può
suddividere 1n tre periodi. 632- 61, califfi di Medina, i cosiddetti «califfi
ben gu1dati» (Ab Bakr, Umar, ‘Uh ‘Ali); 661— 50 califfi omàyvadi
(capitale Damasco); 75012 58, califfirl abbàsidi (capitale Bahgd ad.) In
seguito, benché dominassero soltanto su una parte dell’islam, assunsero
il nom edi califfo anche' 1 governa anti delM a,ghreb della Spagna e de 11’ E-
gitto, e, a partire dal 1774, anche 1 sultani ottomani.

abir.‘ dall’arabo galfi/’r, che nell’uso marocchino significa «decreto»,
«ordinanza reale».