terna, sulle « macchine fisse senza caldaie » {ai-allegato 3°). Il periodo di forte incremento dei nostri impianti di caldaie a vapore è antecedente infatti al 1904. Dal 1876 a tale anno la superficie riscaldata del nostro complesso di caldaie sale da 66.000 mq. circa ad oltre 626.000. Si decupla; mentre che dal 1904 al 1911 non aumenta più che di 300.000 mq. in tutto. L'importazione delle motrici a combustione interna è in verità particolarmente attiva in Italia; ciò dipende pure dal fatto che a questo riguardo la nostra industria non ha punto saputo assumere in tempo iniziative proprie. Più che altro essa si è svolta per acquisizione di patenti estere, e per riflesso della tecnica straniera; anche per parte di ditte, che sorte sotto la guida sicura di tecnici, purtroppo prematuramente a noi tolti, avevano saputo a suo tempo assumere indirizzo originale nella produzione nazionale delle loro prime motrici a vapore. Questo si può e si deve ripetere, in identici termini, pure per quanto relativo alle stesse turbine a vapore, che, per quanto siano di produzione nazionale, derivano però da brevetti esteri (Parson-Brown) ; mentre che l'importazione (A. E. G. e Westinghouse) batte efficacemente la concorrenza, forse amiche in parte con troppa arrendevolezza in questo sorretta, in danno della produzione nazionale. da alcune delle nostre massime amministrazioni governative.