cap. vii.] i.a famiglia 93 l'economia di famiglia è indipendente, fa tutto da sè, non ha bisogno di vendere o comprare, nè di aver credito, non ha rapporti con gli appartenenti ad altre famiglie. E questo il sistema economico, che dura per migliaia di anni, dagli antichi popoli asiatici, attraverso il mondo grecoromano, fino al termine del medio evo ; di cui si conservano ancora delle tracce presso alcune nazioni o alcune classi sociali; che ha servito mirabilmente a riunire gruppi d'individui per iscopi comuni, ad organizsare la produzione, a dare maggiore efficacia al lavoro, a favorire l'accumulazione del capitale ; e che aveva il grandissimo vantaggio di collegare strettamente le occupazioni economiche, o come si direbbe oggi il mondo degli affari, con la vita di famiglia. Questa colleganza è chiaramente visibile presso i popoli pastori, che costretti a far vita nomade per cercar sempre nuovi pascoli, viaggiano con i loro cari e con tutti i loro beni ; si è mantenuta nell'industria manifattrice, finché essa si esercitava in piccole proporzioni nelle case dei maestri, aiutati da apprendisti che vivevano essi pure nella stessa casa; e dura in parte anche ai nostri giorni nell'agricoltura, esercitata da tutti i componenti la famiglia, con lavori eseguiti all'aria aperta o sotto un tetto comune, che serve di abitazione, di laboratorio e di magazzino. Ma tutto ciò tende a scomparire col progresso della produzione. La famiglia si restringe, i figli vanno via per isposarsi o per farsi una posizione indipendente, i servi diminuiscono. L' economia domestica si occupa sempre meno dei compiti di produzione e sempre più consuma ciò che compra beli' e fatto dal di fuori; anche il filare, il tessere, il lavare, il fare il pane non sono più , come