cap. iv.] valore 53 una cosa per lo sforzo o il sacrifizio che occorre per ottenerla si chiama valor di costo-, il giudizio che ciascuno fa, paragonando il valor d'uso col valor di costo, nel caso che il primo superi il secondo, è 1' espressione diretta e concreta della legge del minimo mezzo e si chiama valore economico. Se il valore d'uso corrispondesse perfettamente al valore di costo, il valore economico sarebbe uguale a zero, e diventerebbe un non-valore quando il valor d'uso fosse inferiore al valor di costo. Il valore economico non è costante , ma varia a seconda degl'individui, dei luoghi e dei tempi, perchè i due elementi da cui esso scaturisce subiscono l'influenza delle sensazioni individuali rispetto ai bisogni e rispetto ai mezzi ora più ed ora meno facili per ottenerne la soddisfazione. Per l'uomo che ha fame il cibo ha più valore d'uso che una veste o un ornamento , nei paesi freddi il combustibile ha un valore d'uso più elevato che nei paesi caldi, d'estate l'acqua ha un maggior valor d'uso. E lo stesso succede per il valor di costo, giacché ad un uomo robusto lo sforzo che egli fa per cacciare un animale selvaggio importa un minor sacrifizio che non ad un uomo debole, e la fatica che si prova lavorando quando fa caldo non è uguale a quella che si sente in quei climi o durante quelle stagioni , in cui il lavoro par quasi un esercizio piacevole. Ma qualunque sieno queste differenze nel modo di sentire dei vari individui, è certo però che ciascuno di essi, considerato anche isolatamente, non consacrerà, per ottenere una data ricchezza , un lavoro che importi un sacrifizio tale da non essere compensato dall' utilità sperata , che egli non si deciderà ad intraprendere il processo produttivo altro che quando il valor d'uso del bene