IL PROGRAMMA DA SEGUIRE 225 clie, per ricavare un piccolo guadagno, vendesse il grano verde come erba da foraggio : è la dissipazione ridotta a principio, la distruzione della ricchezza elevata a programma finanziario. Attualmente i canoni sono già molto elevati. Ogni successiva elevazione di essi agisce nel senso di rendere meno vantaggiosa la sostituzione delle energie idroelettriche al vapore. Agisce anche in un altro senso : rende impossibili le concessioni brevi. Invece basta capitalizzare il canone e sottrarlo dalle spese generali d'impianto, per vedere come la concessione breve sia possibile a una condizione sola : nessun canone, o canone mitissimo. Piccolissimi vantaggi presenti della finanza, contrari a ogni sano sviluppo della economia pubblica, sarebbero sacrificati a ben più grandiosi vantaggi della finanza dell'avvenire, cui si può preparare il più grande demanio industriale di cui sia esempio. Infatti supponiamo che dopo 25 o 30 anni lo Stato abbia nazionalizzato, allo spirare delle concessioni, tutti gli impianti idroelettrici. Non" si è lontani dal vero, supponendo due cose: la prima che il prezzo del carbone dovrà sempre salire nel bacino del Mediterraneo, la seconda che gl'impianti idroelettrici rappresenteranno in quel tempo una ricchezza assai considerevole. Ora supponiamo che un giorno lo Stato, ammortizzato il capitale degli impianti, scadute le concessioni, si trovi a capo di un patrimonio di impianti idroelettrici che rappresentino 2 milioni di cavalli. Ebbene allora, vendere l'energia con un benefizio di 100 lire il cavallo, può significare per lo Stato un vantaggio di 200 milioni di lire all'anno ; può significare la forza motrice a buon mercato per gli industriali e per gli agricoltori, e nello stesso tempo un'assai grande risorsa finanziaria per lo Stato. 15 â Nirn.