TENDENZA a dna NUOVA LEGISLAZIONE 155 ministrazione centrale italiana, ma è certo una delle più pericolose ; il Ministero dei lavori pubblici essendo il più disadatto a considerare le questioni relative alle acque pubbliche dal punto di vista delle industrie e dell'agricoltura. La Commissione centrale ha già pubblicato qualche volume di Atti: è quanto basta per vedere che, nonostante le persone che la compongono, alcune di' cui sono senza dubbio competenti, la Commissione non segue alcun criterio, nè, date le sue origini, potrebbe seguirne. La Commissione stessa ha dovuto notare quanto la legislazione sia insufficiente, ma dinanzi ai pericoli attuali si è trovata disarmata. Qualche volta poi ha mostrato a sua volta di non vedere tutto il pericolo delle concessioni fatte a caso, e risolvendo alcuni quesiti ha piuttosto peggiorato che migliorato lo stato della giurisprudenza. Una speciale Commissione istituita recentemente al Ministero dei lavori pubblici per studiare le riforme da introdurre alla legge 20 marzo 1865, ha avuto come presidente e relatore Oronzo Quarta, sottile intelletto e giurista di molta larghezza di vedute. La Commissione ha redatto un disegno di legge in cui vi sono assai cose commen-devoli, sebbene manchi forse anche in esso una soluzione larga ed esauriente di questo essenzialissimo problema. La Commissione ha ritenuto che si devono dichiarare acque pubbliche tutte le acque correnti, eccettuando solo quelle dei canali artificiali patrimoniali destinati a esclusivo uso privato. Si riconosce a tutti lecito servirsi delle acque pubbliche e dei corsi di acqua riconosciuti atti al traffico ; e in essi libera la navigazione e la fluitazione. Persuasa che l'acqua costituisca uno dei principali fatto ri del progresso nell'igiene, nelle industrie e nel commercio, la Commissione ha proposto di agevolare le derivazioni e