IL PUNTO DI VISTA ECONOMICO 239 Anche al quesito secondo la risposta non potrebbe essere che affermativa. Sul quesito terzo è necessario che io mi diffonda alquanto per motivare la mia risposta, che in massima è negativa. Io non vedo in che cosa la nostra legge sulle acque pubbliche sia assurda e dannosa allo sviluppo industriale. Tutte le opposizioni mosse alla legge attuale derivano dall'idea che essa permetta di accaparrare le forze esistenti a danno degli interessi generali. Ora non è difficile convincersi che questo timore è infondato. Come si chiedono e si danno le concessioni d'acqua ? Un industriale o un consorzio di industriali che abbiano bisogno di derivare una determinata forza da un corso d'acqua pei loro opifici, oppure un intraprenditore o una Società che si propongano di distribuire la forza attinta da un corso d'acqua a un certo numero d'utenti (come, per esempio, si fa dalle Società che hanno le concessioni di Paderno e di Yizzola), devono a termini di legge far prima lo studio dettagliato della derivazione, formare i preventivi, stabilire in modo preciso come deve essere utilizzata la forza derivata, poi sottoporsi alle condizioni che il Governo prescrive, nell'interesse dello Stato e in quello dei terzi, coll'atto. disciplinare. Soltanto allora, quando siano salvaguardati tutti i diritti, e dato che la forza da derivare, non possa servire alla trazione ferroviaria, nel qual caso il Governo si è riservato un diritto di prelazione colle recenti disposizioni, il Governo accorda la concessione, coll'obbligo di eseguire i lavori in un tempo determinato, senz'altra possibilità che di una sola e breve proroga purché sia debitamente motivata. Se i lavori non son fatti nel termine, l'autorità che diede la concessione può pronunciarne la decadenza. Dato dunque che si eseguisca la legge, dov'è l'accaparramento ? Lasciamo da parte il caso di un industriale o di un gruppo di industriali che si procurino con questo mezzo la forza necessaria all'industria loro ; supponiamo invece che si tratti di uno speculatore o di una società di speculatori che chiedano una concessione per distribuire la forza in una data plaga. Questi così detti speculatori (che in fatto, però, sono industriali al pari degli altri, poiché esercitano l'industria della creazione e della distribuzione della forza) devono fare i lavori per la derivazione, l'impianto