Tâ â 65 - tracciati delle strade e che nella costruzione di nuovi impianti industriali sia data la precedenza agli altiforni per l'acciaio e alle centrali elettriche e poi all'aumento dei telai per la tessitura e così via? Agisce egli a caso o segue un qualche criterio delibe- rato secondo ragione e, se segue un criterio, qual'è esso e come si legittima? Nel nostro mondo governato dall'iniziativa degli operatori economici la distribuzione di ciascun fattore nei vari impieghi è regolata dalla concorrenza fra tutti coloro che aspirano simulta- neamente all'uso dello stesso fattore. Sono in concorrenza fra loro gli agricoltori che si disputano lo stesso pezzo di terra, l'uno per coltivarvi il grano e l'altro per seminarvi l'orzo o il lino o la canapa e tutti sono disposti a pagare un prezzo d'uso per il terreno, l'affitto che costituisce la «rendita» del proprietario del fondo. Sono in gara fra loro gli industriali, che domandano capitale per costruire nuovi impianti o per accrescere le dimensioni di quelli esistenti, per esercitare nuove forme d'industria o per espandere quelle già avviate. Tutti sono disposti a pagare un prezzo d'uso per il capitale, l'interesse percepito dai risparmiatori o dalle banche, le quali si fanno intermediarie fra chi accumula il rispar- mio in forma monetaria e chi lo investe in capitale tecnico. Si disputano la forza di lavoro degli operai e la capacità tecnica degli impiegati e dei professionisti â quando sono pochi gli uni e gli altri â gli stessi imprenditori che vorrebbero adibirli chi allo sviluppo delle officine siderurgiche ed altri alle manifatture tessili o alla costruzione di case, acquedotti, bonifiche ecc. Tutti sono disposti a pagare salari, stipendi e parcelle professionali pur di assicurarsi i servizi che essi sanno rendere. O. DI NARDI, â Economìa dell'Industria. 5