ii124 DIRITTO COSTITUZIONALE E FOLTI ICA qui è proprio la legge che manca. Il Regolamento dell'assemblea potrebbe tenerne il posto, ma è proprio esso che è in questione. Esso si mostra impotente, e però si tenta di riformarlo. Anzi v'ha di più: la sua stretta interpetrazione è sempre, come è naturale, in favore della minoranza, cioè di uno, ed il più audace, dei contendenti. Dunque, pare chiaro che la legge è muta e senza risorse. Il potere esecutivo. Certamente l'organo di questo, il Gabinetto, rappresenta nel conflitto uno dei maggiori interessati, per la responsabilità che assume di tutto l'ordine e l'andamento dei lavori parlamentari. Il Gabinetto ha su questo terreno, un largo campo di azione in cui gli è data occasione, e ne ha i mezzi, di adoperare tutte le risorse dell'arte di governo, di cui elemento prin-cipalissimo, nei regimi parlamentari, è quello di sapere governare anche le Camere e sopratutto quella elettiva. La finzione costituzionale, che le questioni interne di un ramo del Parlamento riguardano direttamente l'assemblea che ne è investita, è un artifizio delicatissimo che solo adoperato da mano abili ed in tempo e col favore delle circostanze può condurre il Gabinetto a prendere un atteggiamento che può poi permettergli di dominare la situazione. Ma giungere a questo risultato non è nè facile, nè spesso possibile. Purtroppo spesse volte, il Gabinetto si caccia subito e fino dai primi passi, da se stesso nel conflitto anzi diventa uno dei contendenti, prendendo direttamente contro la minoranza il posto dell'altro contendente, la maggioranza. E così grave errore di cui non si possono valutare tutte le conseguenze ! Mai un Gabinetto può mostrare maggiore imperizia e più