ii48	DIRITTO COSTITUZIONALE E FOLTI ICA
E in questa classe — come è noto — che nascono e si formano i tipi catilinari di tutti i tempi e di tutti i luoghi.
E dopo queste dilucidazioni preliminari mi accingo a rispondere — ed avrò finito di stancare la pazienza vostra — al quesito più avanti postovi: ha sempre la pubblica opinione una efficacia costante, in quali limiti e per quali vie essa si afferma sulla Legislazione e sulla azione di governo ?
Anche qui noi dobbiamo ripetere, che non sarebbe possibile trovare una soluzione di continuità tra la vita e l'opera dei Parlamenti e dei governi, nello Stato moderno, e la partecipazione psicologica che a quell'opera danno i vari gruppi sociali dei consociati.
Se mai, al punto in cui oggi siamo, questa partecipazione fatta fino a ieri di ripercussioni mediate, oggi, superando affatto i confini costituzionali di quegli istituti che quella partecipazione assicuravano, in tempi certi e non con norme fisse, va affermando sempre più nuove pretese e nuovi diritti di arbitrarli interventi sulla azione costituzionale dei Parlamenti e del Governo.
I	pericoli di questa tendenza io rilevai nella Prolusione, che ebbi l'onore di fare in questa Università or sono due anni.
Comunque, questa dei rapporti tra la pressione della pubblica opinione e l'opera dei Parlamenti e del Governo è una ricerca che va fatta, caso per caso.
II	Dicey per es., in un lavoro molto suggestivo, ha studiato l'azione della pubblica opinione inglese sull'opera legislativa nel secolo XIX.
Un lavoro simile dovrebbe farsi per l'Italia.
Per es., la nostra legislazione sociale di questi ultimi