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E. Fossati.
e la circolazione invece di risultare di biglietti di banca, sarebbe composta di biglietti e di chèques. Naturalmente non tutta la massa dei depositi può corrispondere in un dato momento a quella degli chèques, ed allora la relazione che fra di essi intercede è la stessa, che esiste fra la moneta « in circolazione» e quella « possibile» (1). Ma accanto alla prima forma di deposito, che si può chiamare deposito reale, sta 1' altra creata contro cambiali, titoli ecc., che si può denominare deposito virtuale. Qui la banca non funziona, come nel primo caso, da cassiere per conto del cliente, ma è essa stessa che dà al cliente una determinata capacità d'acquisto. La banca pare iu tale modo trovarsi in condizione di creatrice del credito.
Tale funzione è però in realtà solo apparente. Il problema va posto in rapporto al significato, che il credito circolante possiede. Il non avere forse tenuto conto di questo esame ha portato alle conclusioni già iniziate da Wicksell (2) e sviluppate anche di recente da Withers (3) sulla capacità delle banche di deposito di creare il credito in opposizione a quanto già rettamente avevano sostenuto Bonamy Price(4), nel secolo passato, e Leaf(5), ai nostri giorni (6).
Chi ottiene uno chèque non si arresta al titolo ricevuto, ma va oltre e vede iu esso la possibilità di avere dei biglietti di banca, dato il
(*) D. H. Robertson, Money, London, Nesbet, 1926, pag. 49.
(2) K. Wicksell, Geldzins und Giiterpreise, Jena, Fischer, 1898, pag. 56 e seg.
I3) Withrrs, The meaning ecc., op. eit., pag. 64 e seg. e 72 e seg. Le banche creano il eredito, iu Rivista bancaria, Genuaio 19-27, pag. 18. Il recente lavoro di R. G. Hawtrey, Currency and. credit, London, Lougmaus, 1928, è pure tutto fondato su questa concezione.
(4)	B. PriCe, Currency and Banking, London, King, 1876, Cfr. pag. 106 e seg.
(5)	W. Leaf, Banking, London, Thornton Butterworth, 1928, pag. 101 seg. e The creation of credit, in Westminster Bank Review, novembre, 1926, pag. 1 e seg.
(6)	Cfr. sulla dibattuta questione anche C. A. Phillips, Bank credit, New-York, Macmillan, 1921, pag. 32 e seg., specialmente pag. 54-63.
G. U. Papi, Lezioni di scienza bancaria, Messina, D'Anna, 1929, pag. 288.
L. Misbs, Theorie des Geldes und der Umlaufsmittel, Miincheu, Duuker und Humhlot, 1924, pag. 267 e seg.
J. S. Lawrence, Stabilization of prices (A criticai study of the various plans proposed for stabilization), New-York, Macmillan, 1928, pag. 327 e seg.
F. Lavington, The English Capital market, London, Methuen, 1929, pag. 130 e seg.
Robertson, Banking policy and the prince level, London, King, 1926, pag. 51 e seg.