102 Gl.I ELEMENTI TIPICI DEL CONTRATTO DI LAVORO, ECC. tant'è vero che il salario si livella secondo il lavóro compiuto con minore sforzo. E cioè se a due impiegati si affida il medesimo lavoro, clie essi attuino con varia intensità di sforzo e con un corredo vario di atti inutili, quindi in tempo minore per parte di chi compie minor lavoro inutile, la mercede per tutte e due è uguale, ma è appunto calcolata sul tempo minore. Insomma il lavoro inutile è un rischio per chi lo compie oltre il limite di tolleranza che abbiamo visto. Ohe dunque l'attitudine del lavoro a soddisfare il preciso concreto bisogno della persona a cui il lavoro è destinato non rientri nell'ossatura del contratto di lavoro è nei limiti ora tracciati vero indubbiamente, come è vero che l'obbligo di pagare la mercede è indipendente dalla considerazione del bisogno effettivo a soddisfare il quale il lavoratore si è indetto a stipulare il contratto e cioè a promettere il lavoro : anzi per la mercede questo in misura anche maggiore, posto che lo scopo cui il lavoro deve servire per il creditore penetra talora nel contratto, ma assai meno lo scopo cui la mercede deve servire per il lavoratore '). Ma è anche vero che questi scopi soggettivi alle parti reagiscono poi variamente. O in via normale, cioè rispettando il contratto stipulato; nel qual caso la reazione ha luogo ad es. sotto forma di cessazione del contratto: licenziamento o recesso unilaterale nei modi voluti dalla legge. O in modo anomalo, cioè col mancare di rispetto al contratto stipulato. Il caso più frequente è la reazione per parte del lavoratore sotto forma di sciopero, per l'asserita insufficienza della mercede a provvedere ai suoi bisogni. Ma siffatte reazioni illegittime si danno talora anche per parte del creditore del lavoro. Oerto, la regola secondo la quale è sufficiente l'attitudine che il lavoro ha a soddisfare la categoria di bisogni a cui una data forma di lavoro è destinata normalmente è vera, ma benché il contratto sussista non ostante manchi la rispondenza del lavoro al preciso scopo cui mirava il creditore del lavoro, la validità ciò non ostante del rapporto ingenera, nei contatti tra le parti diuturni e che debbono essere inspirati a recìproca fiducia, un malessere, un disagio che alla lunga non può durare. Questo è un male: ma tanto peggio pel creditore del lavoro; è un suo rischio se, quando era il momento, non usò cautele per assicurarsi la rispondenza effettiva del lavoro allo scopo peculiare cui il lavoro intendeva dovesse servire. à un abile lavoratore, dice l'imprenditore; è un bravo artigiano, un bravo industriale, dice il committente, ma il risultato del suo lavoro (opere, o opera ; lavoro subordinato o autonomo) è buono per gli altri, ma non per lo scopo mio speciale. Da ciò attriti, e la tendenza del creditore del lavoro ad indurre comunque l'altra parte a una cessazione del rapporto contrattuale. *) Malgrado ciò si insegna che è intorno, a questo limite di utilità che vione ad adagiarsi il tasso del salario. Cfr. Lkrot-Bkaui.ieu, cit., II, p. 290.