â 144 â volta per sempre, quella zona economica, da cui nel tempo sorgono e risorgono i liberi prezzi instabili, fosse sottratta definitivamente a ogni scelta libera e mobile; e nello stesso tempo introdotta di colpo in un regime pienamente statale, e, cioè, aneconomico, di prezzi, siano poi questi instabili o stabili è indiffe- rente » Con ciò il Fovel viene a distinguere una zona eco- nomica da una zona aneconoanica e implicitamente afferma che la scienza, come tale, può occuparsi della prima e non della seconda, in quanto la prima è regolata da leggi, e la seconda invece dall'arbitrio sta- tale. Ma sempre implicitamente deve pur concludere che la prima è sottoposta alle leggi economiche in quanto è a regime individualistico, e cioè che scienza economica e individualismo o liberalismo economico si identificano. Del resto egli stesso, dopo aver affer- mato che il controllo dello Stato in regime corporativo ha un costo che si risolve in aumento delle spese gene- rali delle imprese, dichiara che queste maggioi-i spese possono essere nocive o vantaggiose, ma non prevedi- bili in sede di economia pura. Il che conduce il Fovel a concludere che, limitandosi a un'analisi strettamente economica, il corporativismo rappresenta soltanto « la restrizione della zona eco- nomica o la estensione delle spese generali »2), ovvero, in termini espliciti inutilmente velati, la negazione dei postulati della scienza economica. Anche nel Fovel, dunque, o almeno in questo suo aspetto di economista puro, scienza economica e cor- porativismo sono termini assolutamente incompatibili; !) Ibid., pp. 31-32. 2) p. 36.