Capitolo terzo. I fattori della produzione nell'industria commerciale. à osservazione comune che nell'impresa commerciale il capitale ha, rispetto al lavoro, una proporzione più elevata di quel che nelle imprese manifattrici e di quel che nelle agricole. Fu dimostrato che non vi sono forse due industrie, nelle quali il rapporto fra la. quantità del capitale e del lavoro sia costante e che anche il me- desimo prodotto può conseguirsi con proporzioni diverse dell'uno e dell'altro elemento. Quindi per parlare con tutta esattezza di queste correlazioni, bisognerebbe distinguere ogni singola pro- duzione, ma può affermarsi â entro limiti di sufficiente appros- simazione â che nel commercio il capitale tiene 1111 posto pre- valente rispetto al lavoro , od in altri termini, che il capitale totale viene distribuito per la maggior parte in capitale tecnico, e per parte considerevolmente inferiore in capitale salari. E non solo è tenue la parte applicata in pagamento di mercedi, ma i lavoranti, tranne pochissimi, quali imballatori, facchini, hanno carattere di ausiliari, di impiegati, piuttosto che di salariati in senso stretto. La loro posizione sociale ed economica è differente da quella degli operai dell'industria, e richiede, specie nelle più grandi aziende, attitudini e preparazione tecnica speciale, così che essi per lo più appartengono alla schiera dei lavoratori qualifi- cati. Il numero degli imprenditori nel commercio è proporzio- nalmente elevato e ciò rende anche relativamente ad essi meno esteso quello dei lavoratori, che, come dicemmo, è pur rispetto al capitale, piccolo. Per esempio in Italia, secondo il censimento del 1901 , risultavano occupate alla vendita di merci e derrate