aspirazioni e tendenze 395 private una quota del profitto derivante dal loro lavoro. Eppure, le per- sone di servizio del primo periodo vittoriano degli alloggi cittadini a quattro piani, con l'unico serbatoio d'acqua corrente in cantina e il ripostiglio del carbone al di sotto del livello delle strade, avevano in grado eminente il diritto di essere considerate alla stessa stregua di coloro « che attin- gono acqua » e « spaccano legna » o, comunque, di coloro che trasportano i sacchi di carbone. Qualunque giudizio si dia dei vantaggi e svantaggi economici d'ordine generale inerenti all'occupazione di tah persone in con- fronto a quelh-dello occupazioni degh altri lavoratori, questi salariati erano ai tempi di Mill un po' più indietro degh altri per il genere di « indipendenza », di cui godevano e lo sono tuttora. Col progresso generale anche le loro con- dizioni sono però migliorate e non vi ò ragione di ritenere che non siano progredite ahneno quanto quelle degh altri: d'altra parte, le condizioni del mercato di lavoro indicano che alcune delle convenzioni, che attualmente imprimono alla classe una specie di marchio di inferiorità , quah l'assurdo uso dei loro nomi di battesimo anzi che quello del loro cognome col pre- fìsso « Signorina », e l'abitudine di assumere una nuova domestica senza farle vedere dove la si vuol far dormire seguiranno la sorte dell'antiquata imposizione di assistere alle funzioni religiose. Possiamo concludere con tutta sicurezza che l'aspirazione da parte dei salariati ad una maggiore « indipendenza » sta per essere soddisfatta col risultato previsto di ottenere in cambio servizi più premurosi ed efficienti. La descrizione, fatta da Mill, delle classi lavoratrici dei suoi tempi, le quah non hanno affatto «il giusto orgoglio di chi dà un buon lavoro in cambio di buoni salari » e che « nella sua maggior parte non fa nessuno sforzo, tranne quello « di ricevere quanto più è possibile e dare in cambio sotto forma di servizio il meno possibile » inserita di proposito nella quarta edizione dei suoi Principles, reca forse tinte troppo fosche, ma Mail era un filosofo ed un economista che aveva una buona parola per i giardinieri (Prine., ed. Ashlet, pag. 126). Oggigiorno potremmo aspettarci di udire una condanna del genere delle classi lavoratrici soltanto dada bocca di una qualche discendente di Vedius Pollio, che negh ultimi sei mesi ha perduto sette cuoche o dalla bocca di qualche affamato impresario nel bel mezzo di una disputa con gli operai. Nessun economista d'una qualche autorità potrebbe consentire in tale ordine di idee, salvo ammettere' che i salariati, alla pari di tutti gh altri venditori, ben giustamente desiderano ottenere per la merce che vendono il miglior prezzo possibile.