94 capitolo quinto guenze derivano dall'adempimento da parte di tutti del proprio dovere ma trascureranno allegramente il dovere se giudicheranno prive di impor- tanza le conseguenze della loro trascuratezza. In guerra la rilevanza delle conseguenze della titubanza di fronte al nemico appare ai soldati più che evidente e troviamo che essi, generalmente, hanno un senso possente del dovere quando sì tratta di attraversare le posizioni o star fermi al proprio posto; ma quando si tratta di astenersi dallo scroccare vettovaglie e di evi- tare sciupìi anche eserciti famosi per il loro valore si sono notoriamente mostrati miseramente dimentichi d'ogni senso del dovere. Durante l'ultima guerra io conobbi un deputato assai stimato, di idee nettamente socialiste, il quale talvolta teneva lezioni di economia elementare. Gli accadde di far parte dell'esercito in qualità di caporale e di essere costretto dal volere della compagnia a sotterrare, anzi che restituire, il pane non consumato per tnuore che la razione potesse venire ridotta in futuro. Onde far sì che le piccole economie che possono essere effettuate da singoli individui sembrino alla comune degli uomini tali da meritare gli incomodi che ne possono loro derivare, occorre che i risultati delle economie stesse non siano soverchiamente sparsi su di un'area troppo vasta. La com- pagnia del caporale non si preoccupava dello sciupio del pane perchè la perdita, ripartita tra tutti i contribuenti britannici, pareva loro molto trascurabile in confronto alla possibilità che la razione venisse ridotta ad una quantità inferiore a quella che poteva loro occorrere talvolta. Pos- siamo facihnente vedere che sarebbe vano aspettarci che l'esercito degli addetti ad un'industria lavori intensamente, bene e con criterio per adem- piere al proprio dovere verso la società , costituita da tutto il resto del mondo: « Lavorate intensamente, mio buon amico, mettete tutta la vostra forza nel lavoro, e concentrate la vostra intelligenza sull'opera vostra. Voi rappre- sentate l'uomo medio e, dato che al mondo vi sono circa millequattrocento milioni dì lavoratori, se voi potete fare in modo da aumentare del venti per cento la vostra produzione il reddito per testa sarà aumentato in tutto il mondo di settemila milionesimi ! ». Se l'appello potesse essere rivolto non ad una sola persona alla volta, ma ad un intero gruppo di lavoratori di un qualche particolare ramo della produzione, ad esempio quello della provvista del carbone, suonerebbe un po' meglio: «Udite, udite. Yoi attendete all'opera dell'estrazione del carbone dal terreno e al suo trasporto nei luoghi tutti ove se ne sente il bisogno ! Lavo- rate più intensamente e meglio ! Ricordatevi che, se voi tutti aumentate del venti per cento la vostra produzione, il mondo intero avrà venti per cento di più di carbone, oppure, spostando alcuni di voi da quest'impiego ad un altro, esso ne trarrà giovamento in parte sotto forma di una maggior quantità di carbone e in parte sotto forma dì altre cose ». Qui il beneficio da ricavarsi sembrerebbe più impressionante; il pro- dotto addizionale sarebbe apprezzabile. L'ampiezza della massa cui si