Economia corporativa e agricoltura.1 I. Dal processo di revisione della scienza economica che è incorso, se non è ancor sorta una nuova sistemazione di essa, mi sembrano tuttavia sufficientemente chiariti alcuni punti importanti. Quel complesso di teorie economiche più generali che chiamiamo di solito economia pura, e che ha forse raggiunto il suo più alto grado di perfezione formale con Pareto, è uno schema astratto che dimostra quali rapporti si determinino fra le quantità proprie del sistema economico di un gruppo sociale, nel quale siano sviluppate al massimo le operazioni di scambio di beni materiali e servigi, consensualmente compiute dagli individui per mezzo di una merce-moneta, e nella ipotesi che ciascuno di questi â lavoratori, capitalisti, imprenditori â cerchi di realizzare il più alto reddito espresso in moneta e lo repartisca fra risparmio e singoli consumi secondo i suoi gusti, come meglio gli piaccia. In tali condizioni ed ipotesi, le quantità del sistema economico â cioè le quantità dei singoli beni e servigi e i loro prezzi (che sono anch'essi quantità , quantità di moneta) â ci appaiono logicamente collegate da un rapporto che possiamo rappresentarci così : fermi rimanendo, per un determinato periodo di tempo, i gusti degli individui, le cognizioni tecniche e le quantità disponibili dei mezzi di produzione (lavoro e capitali), le altre quantità del sistema economico tendono a una determinata misura di equi- 1 Relazione al II Convegno di Studi Sindacali e Corporativi, tenuto in Ferrara dal 5 all'8 maggio 1932-X. Fra politica ed economia rurale. 12