186	FRA POLITICA ED ECONOiIL\ RURALE.
Voi sentite certamente con me, o giovani, la nobiltà, l'altezza morale di tali nuovi ordinamenti che lo Stato Fascista, dopo dure esperienze, sta attuando in questa attività bonificatrice che porta la vita feconda là dove oggi è il deserto e la morte. Voi certo sentite come queste nuove forme di attività economica siano forse anche un germe destinato a svilupparsi ed espandersi in più ampie sfere.
Quanti, in alto o in basso della gerarchia, diamo l'opera nostra all' iniziativa del Duce che — come bene Egli ha affermato -basterà da sola a rendere gloriosa nei secoli la rivoluzione delle Camicie nere, dobbiamo accingerci ad essa non solo con la voluta competenza tecnica, ma anche con piena consapevolezza che^ si sta con essa compiendo un grande esperimento sociale e politico di forme nuove di organizzazione economica, con le quali le vecchie infeconde antitesi di attività pubblica e privata, di Stato e individuo, di homo oeconomicus e di cittadino, si vogliono superate.
Diamo, o giovani, tutta l'anima nostra, nella quale il Duce accese la grande fiamma ideale, perchè l'esperimento sia vittorioso : date particolarmente voi, o giovani, l'ardore della vostra giovinezza nobilmente spesa per la grandezza dell' Italia rurale.
Gennaio 1931-IX.