4.I.’abragaflle e l’abrogata oha detto: «non abrogheremo né ti faremo dimenticare, alcun versetto senza darteneI uno migliore ouguale: non sai dunque che Iddio\ e onnipotente?» (C 2: 10 ) * tt ‘ “a 7 todiamolo tuto Idi versetto». «Noi lo faremo dimenticare» vuol dire «noi differiamo la sua applicazione a una dam ulteriore». «Noin edaremo uno migliore» significa più vi- cino alla mentalità della gente, più a datto alla loro epoca rispetto al versetto tempor raneamente rinviato. «0 uno uguale» significa che noi lo rimetteremo in vigore, tale e a.Quando sarà venuta la loro ora e si saranno perfettamente adattati al loro tempo, essi rientreranno in applicazione e ridiventeranno i vers setti in vigore, mentre quelli che erano in vigore nel secolo semmo sono a lo oro volta abrogati Questo e il senso del verdetto del tempo. Per il secolo settimo, c’erano i versettldi applicazione, per il secolo ventesimo ci sono nelli dei principi. Ecco rutta la saggezza che sta dietro la nozione di abrogazione: l’abrogazione non e dunque una completa abolizione ma un rinvio che attende il suo momento, che aspetta la sua ora E noi che viviamo questo periodo dic cina bi amento, noi consideriamo la saggezza dietro il testo: se un versetto di applicazione, che ha abrogato nel secolo settimo un versetto di principi, si trova ad aver adempiuto completamente il suo scopo e diviene insufficiente per la nuova epoca, il secolo ventesimo, e tempo di abrogarlo a sua vo ta e rim ette ree in vigore il versetto dei principi, abrogato nel secolo settimo per poter precisamente essere in vigore nel ventesimo edè esu uesto versetto che de ve fondarsi la nuova legislazione Ecco che cosa significa l’evoluzione della legislazione: passare da un tes b adempiuto fino ln fondo ciò che si era proposto a un altro testo tenuto da parte fino che non veniva il suo tempo. L’evoluzione non e dunque un salto nel vuoto né il frutto di un pensiero immaturo, ma è piuttosto il passaggio da un testo a un altro testo. 5 … C hi pmi deridere? Ma il Profeta di Dio ha raggiunto il Signore, lasciando abrogato ciò che aveva abrogato, e in vigore ciò che era in vigore. 1 e qu a cunoc epuò decidere questo cambiamento fondamentale, essenziale, di rimettere in vigore ciò che era abrogato, e Viceversa? Èu adoman a c e viene alla mente del lettore, in funzione di ciò che\ e stato detto. Di1 fatto, molti di coloro che si oppongono al nostro appello alla se conda missione dell’islam nonio fanno a causa del suo contenuto, a cui anzi presta- no poca attenzione. La loro opposizione riguarda piuttosto la forma: essi si oppone gono a che vi sia una missione, che necessita di un Inviato, e dunque di una profe zia, mentre la profezia e sigillata, come è scritto a chiare lettere, ed è vero che la profezia è sigillata, ma non la missione. «Muhammad non & adre di nessuno fra i vostri uomini, bensì è il Messaggero di Dio e il Suggello dei Profeti: e Dio è di tutte le cose sapientel» (C. 33:40) 100