2 ARRIGO SERPIERI non confondere il suindicato significato, proprio della scienza economica, con altri possibili 1. I beni sono dunque caratterizzati dalla loro utilità ; e quindi a) dalla qualità : questa va intesa sia come diversa specie, tecnologicamente considerata (pane, vino, ecc.); sia, in una stessa specie, come gradazione di qualità (vino più o meno buono, prestazioni personali più o meno abili di un contadino, ecc.). D'altra parte, se due oggetti, pur essendo tecnologicamente diversi, soddisfano in modo identico a un bisogno, vanno considerati come uno stesso bene; b) dalla quantità, che si misura in unità fisiche (p. es. quintali di pane) o in base alla durata dell'uso (p. es. ore di lavoro di un contadino); c) dal luogo nel quale il bene considerato è disponibile. La stessa qualità e quantità di un bene — p. es. di pane — non ha la stessa attitudine a soddisfare il bisogno di nutrimento, cioè non è egualmente utile, se è a portata di mano di chi vuole nutrirsene o se si trova a cento chilometri di distanza. Si distinguono, sotto questo aspetto, beni fisicamente mobili (traslocabili) e beni immobili; d) dal tempo nel quale il bene considerato è disponibile. Una determinata quantità e qualità di un bene, posta in un determinato luogo, non ha la stessa utilità se vi è disponibile immediatamente o solo fra un anno. Si distinguono, sotto questo aspetto, beni attuali (disponibili al presente) e beni prospettivi, disponibili in un determinato tempo avvenire. LTn bene è precisamente determinato, quando sono determinati tutti gli esposti caratteri a)-d)\ se, pure essendo eguali tutti gli altri, è diverso anche uno solo di essi, si tratta di beni economicamente diversi, perché diversa è la loro utilità. I beni si dicono diretti, di godimento o di consumo, quando 1 Taluni economisti, per evitare equivoci, hanno proposto l'uso di altri termini speciali che non sono peraltro entrati nell'uso comune della scienza. In particolare, in luogo della parola utilità, che dà luogo a più facili equivoci, si è proposto dal Pareto il termine ofelimità, dal Gide il termine desiderabilità. Del resto, il significato proprio della scienza economica è, per la parola utilità, appunto quello etimologico: utile, etimologicamente vuol dire adoperabile, usabile.