8 Massimo Livi Bacci (1961) si devono la definizione di fecondità naturale e la prova che an che ina senza dic ontr trollo volonmrio delle nascite (ad esempio in popo- lazipcni storiche) la fecondità effettiva varia notevolmente, stimolando ler rche sui fatto ori di tale variazione, al di là adeg'e effetti en noti dell’età o della durata del matrimonio. Ci si è cosi resi conto della note— vole variabilità della fecondabilità (influenzata soprattutto dalla frequenza essa; un posto centrale nelle ricerche l’ha anche avuto lo studio della lunghezza variabile del cosiddetto «periodo non suscettibile » (cioè il pe- riodo successivo al parto durante il quale non c’è ovulazione) e del suoi legami con la durata dell’allattamento, cosi come si è studiata l’influenf za della mortalità infantile sulla durata dell’allattamento e sull’intervallo tra i parti. Con la disponibilità di dati più ricchi si è potuto stimare il livello di infecondità e di sterilità permanente, cosi come la subfertilità successiva alla pu a.acL’ mulo da tie di conoscenza circa l’età alla pubertà e alla menopausa, ula fecondabihtà, il periodo non suscetti- bile, la mortalità intrauterina, l’infertilità secondo l’età e cosi via, ha permesso la ricostruzione di modelli della riproduzione e della nascim, strumenti adatti alla descrizione delle Vicende di una generazione du- rante il suo periodo riproduttiv Con gli anni cinquanta e sessanta e iniziato anche lo studio (spesso guidato da finalità pratiche) della contraccezione secondo i vari metodi, della diffusione e dell’ incidenza degli stessi, della durata dell’ impiego e dell’efficacia cosicché la conoscenza del meccanismi naturali della fe— condità ha potuto accrescersi odi tiquella del procedimenti di controllo. Questi approfon mentic nui del meccanismi del sistema fecon- dità- -riproduzione si ricompongono e ricongiungon o con le conoscenze aggregate ricordate all" inizio, riuscendo a esprimere il hvello di natalità di una popolazione in fun niz 'one delle «variabili intermedie» che a co n— dizionario: frequenza del matrimonio, lunghezza dell’intervallo tra le gra- vidanze, contraccezione, aborto Si è così riusciti a creare una griglia anahtica utilissima sia a fini di misura e descrizione, sia per l’interpreta- zione causale (Bongaarts e Potter, 1983). Mi sono fermato, in particolar modo, sull’esempio della componente fecondità riproduzione (si veda il capitolo di Bonanni, Ongaro e Rossi, «Riproduttività», in questa Guida, dove il tema è ripreso con ben altra ampiezza) per segnalare che il grande progresso nelle conoscenze acqui— site negh ultimi decenni deriva dall’integrazione di dati aggregati (gene— ralmente riguardanti tutta la popolazione e raccolti dai sistemi ufficiali) con dati individuali utilizzati a livello individuale (raccolti con indagini