Quanto è
emerso
Quanto è emerso dal lavoro
della Task Force è una voce
fondamentale della città, a cui
prestare grande attenzione.
È la voce dei giovani esperti:
professionisti, accademici e
operatori, volutamente non
rappresentativi o portavoce
di interessi di stakeholder
istituzionali (ma connessi
e coscienti del ruolo delle
istituzioni). In altre parole, la
voce della possibile futura classe
dirigente.
Idealmente sono loro che
collettivamente, come generazione
di mezzo e potenziale classe
dirigente, dovrebbero definire
il piano. E è su di loro, sui loro
genitori e i loro figli che il piano
dovrà essere disegnato su misura.
Come in tutti i lavori di un gruppo
ristretto, in un certo senso preso
“a campione”, i partecipanti
rappresentano e riportano anche
molto di loro stessi, delle loro

introduzione

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esperienze e visioni del mondo,
e quindi le loro conclusioni non
possono essere intese come un
quadro assoluto di quel che
pensano i 35enni brillanti della
città. Alcuni temi importanti, come
l’immigrazione e la sanità, non
sono stati trattati esplicitamente
perché non presidiati da nessuno
in particolare. Ma sicuramente
questo lavoro dà molte
informazioni utili per il nostro
lavoro e evidenzia aspetti critici.
All’avvio del percorso — che
nel suo sviluppo si è rivelato
in gran parte sperimentale,
adattivo e riflessivo come sono i
buoni processi — temevano che
potesse predominare la volontà
di “scrivere il piano strategico”,
ossia che il gruppo interpretasse
il proprio ruolo come quello
dell’Associazione, e simulasse un
approfondimento di obiettivi e
azioni molto strutturato.
La nostra paura si è rivelata