Il teatro musicale Prima di aggiungere altro sulla natura della mia musica e sulle nuove forme di dramma musicale che ne sono sorte, è necessario che accenni al contenuto della narrazione affinché se ne possano immaginare gli avvenimenti. Ci troviamo in un impero immaginario. Potrebbe essere quello vittoriano, ma potrebbe anche essere uno che si adatti alla nostra epoca, cui tutti i sintomi alludono. In una delle province i militari hanno appena soffocato nel sangue una rivolta popolare. Il Generale detta il bollettino della vittoria, destinato all'Imperatore, con stile freddo e professionale. Soldati si ubriacano nello spaccio. Un disertore viene condotto davanti al Generale. Gli si nega la possibilità di parlare e lo si condanna subito a morte. Anche in questo caso, il Generale non è volutamente brutale ma lucidamente freddo, senza comprensione per le debolezze umane o per gli uomini deboli. In città si dà un ricevimento in onore del Generale e dei suoi militari, con corone di alloro, canti alla vittoria e brindisi all'Imperatore. Contemporaneamente vediamo il disertore in guardiola mentre con il plotone d'esecuzione, che attende l'alba con lui, parla della sua infanzia e del panico che lo ha indotto a scappare dal campo di battaglia e tentare di raggiungere casa sua. Il Generale, frattanto, ha lasciato i festeggiamenti. Mentre torna alla sua tenda incontra un medico, dal quale viene a sapere che la malattia di cui soffre lo condurrà alla cecità completa, senza possibilità di rimedio. E la conseguenza di una vecchia ferita e deve essere accettata come sorte inevitabile. Il Generale non può celare del tutto la disperazione che lo pervade ma riesce ancora a controllarsi e si impone di tornare alle sue carte. Intanto nel municipio i festeggiamenti sono finiti e gli ufficiali hanno cominciato a divertirsi con prostitute. All'alba il Generale non ce la fa più a continuare il lavoro. Esce e si reca sul campo di battaglia. Per la prima volta nella vita gli si aprono gli occhi sulla sofferenza provocata da lui stesso. Scorge le sue vittime, sente i gemiti dei moribondi. Incontra due donne, una giovane e l'altra vecchia, che per poter sopravvivere frugano gli abiti dei morti alla ricerca di oggetti da rivendere. Cercano anche il marito della giovane tra i cadaveri sparsi sul terreno melmoso. L'angoscia e la desolazione le rendono quasi pazze. La giovane donna non sa che in quel preciso istante, non lontano, stanno fucilando il suo uomo come disertore. In quel momento si sta addobbando l'accampamento della guarnigione, arriva il nuovo Governatore, si schierano le bandiere del reggimento, i militari si rilassano nella vittoria. Il Generale è distratto, come paralizzato da ciò che aveva visto quel mattino. Il ricordo di quella umanità sofferente non gli dà tregua, cosi torna di nuovo sul campo di battaglia. Il Governatore e gli ufficiali lo seguo- 205