Appendice
Il giocattolo futurista
Nei giochi e nei giocattoli, come in tutte le manifestazioni passatiste, non c'è che grottesca imitazione, timidezza, (trenini, carrozzini, pupazzi immobili, caricature cretine d'oggetti domestici), antiginnastici o monotoni, solamente atti a istupidire e ad avvilire il bambino.
Per mezzo di complessi plastici noi costruiremo dei giocattoli che abitueranno il bambino:
1)	a ridere apertissimamente (per effetto di trucchi esageratamente buffi);
2)	all'elasticità massima (senza ricorrere a lanci di proiettili, frustate, punture improvvise, ecc.);
6) allo slancio immaginativo (mediante giocattoli fantastici da vedere con lenti; cassettine da aprirsi di notte, da cui scoppieranno meraviglie pirotecniche; congegni in trasformazione ecc.);
4)	a tendere infinitamente e ad agilizzare la sensibilità (nel dominio sconfinato dei rumori, odori, colori, più intensi, più acuti, più eccitanti);
5)	al coraggio fisico, alla lotta e alla GUERRA (mediante giocattoli enormi che agiranno all'aperto, pericolosi, aggressivi).
Il giocattolo futurista sarà utilissimo anche all'adulto, poiché lo manterrà giovane, agile, festante, disinvolto, pronto a tutto, instancabile, istintivo e intuitivo.
Il paesaggio artificiale
Sviluppando la prima sintesi della velocità dell'automobile, Balla è giunto al primo complesso plastico (N. 1). Questo ci ha rivelato un paesaggio astratto a coni, piramidi, poliedri, spirali di monti, fiumi, luci, ombre. Dunque un'analogia profonda esiste fra le linee-forze essenziali della velocità e le linee-forze essenziali d'un paesaggio. Siamo scesi nell'essenza profonda dell'universo, e padro-84	neggiamo gli elementi. Giungeremo così, a costruire