Lettera di Luigi Einaudi al figlio Mario datata 20 maggio 1930: “Il grignolino è finito [?] rincresce perché fino a marzo non si [?] potranno più dare e i clienti perderanno il gusto. Ne avessimo avute 50 brente ci andava. Il vino comune torna a vendersi ma a prezzi rotti[?]”. 31