52 più limitati e tradursi in un sostegno passivo ad una iniziativa di razionalizzazione aziendale volta a cedere a prezzi di mercato aree non più utilizzate e che potrebbero essere occupate da funzioni né particolarmente innovative, né particolarmente interattive e spinte a una rilocalizzazione più da fattori push (la sfavorevole ubicazione precedente) che da fattori pulì (i vantaggi agglomerativi offerti dal PT in termini di servizi qualificati e di sinergie attivabili nel settore delle imprese ad alta tecnologia). Nella allocazione programmatica di precise porzioni del territorio di questa area vasta si inserisce un elemento di difficoltà o comunque di ambiguità. Il processo di differenziazione e autonomizzazione delle diverse attività economiche procederà nel tempo, come tutti i fenomeni legati allo sviluppo economico e alla specializzazione: da alcuni anni tuttavia si assiste a un processo importante di tipo formalmente opposto, di integrazione fra le singole funzioni specializzate. La ricerca applicata sui prodotti tende ad essere sempre più integrata alla inge-gnerizzazione dei processi, dato raccorciarsi del «ciclo di vita» dei prodotti moderni e la necessità di commercializzare rapidamente le innovazioni di prodotto; la ingegnerizzazione dei processi tende ad integrarsi con la produzione, attraverso tecniche «integratrici» quali il Cad/Cam; la produzione si integra sempre più con il marketing e la strategia, in quanto le nuove tecnologie di automazione flessibile forniscono alla pianificazione strategica nuovi gradi di libertà (Cama-gni, 1984). Dal punto di vista territoriale questa ricomposizione, che non significa despecializzazione, porta verosimilmente all’esigenza di nuove prossimità spaziali fra funzioni e attività di tipo differente, nonostante i progressi, realizzati e ancor più da realizzare, delle apparecchiature e infrastrutture di telecomunicazione: la concentrazione delle attività ad alta tecnologia, le maggiori utilizzatrici di tecnologie telematiche, sembra dimostrarlo ampiamente. Ma se una diagnosi di questo genere è valida, ne segue una tendenziale suburbanizzazione di molte attività, alla ricerca di spazi sufficienti per organizzare complessi integrati polifunzionali, e questo conferma la necessità di guardare al nostro problema alla grande scala territoriale. Un’ipotesi di articolazione delle differenti funzioni che si può proporre in prima approssimazione si delinea allora nella maniera seguente. Essa si basa sull’assunto dell’avvio di una idea progettuale a scala intercomunale, eventualmente attraverso la costituzione di una associazione di comuni sull’esempio francese della «Cité Scientifique dell’Ile de France Sud», e sulla promozione di un piano di drastico miglioramento ambientale delle aree di prima rivoluzione industriale.