5. STRUMENTI GIURIDICI PER L’ATTUAZIONE DI POLITICHE DI INTERVENTO NELLA CITTÀ POSTINDUSTRIALE di Achille Cutrera 1. I nuovi modi di produrre e le conseguenze spaziali I problemi urbanistici connessi con l’evoluzione sociale ed economica dei fenomeni che coinvolgono la città postindustriale si sono presentati alla nostra attenzione in modo improvviso e con la pretesa di soluzioni urgenti. Soltanto in tempi assai recenti la collettività ha preso coscienza delle conseguenze assai rilevanti e quindi degli effetti che il processo di de-industrializzazione propone alla organizzazione del territorio urbano ed extraurbano. Non è il caso di soffermarsi ad esaminare in questa sede quali sono i caratteri fisici della cosiddetta città postindustriale, né indagare sugli aspetti del processo di de-industrializzazione. Prendiamo atto che, per una serie di complessi elementi che si collegano principalmente allo sviluppo tecnologico della produzione, le esigenze spaziali della produzione stessa sono mutate e, conseguentemente, sono cambiati anche gli aspetti che avevano caratterizzato i rapporti fra le attività industriali e gli altri aspetti della convivenza umana, nei secoli passati, quando il processo di industrializzazione era stato avviato ed era maturato. Ragioni di igiene, di sanità, di riorganizzazione dei traffici e dei trasporti, ragioni di inquinamento da rumori e da odori, e ancora ragioni di collegamento fra produzione e servizi, avevano portato già durante il secolo XIX ad elaborare quei criteri di divisione della città in zone che divennero un punto fondamentale della disciplina urbanistica nelle nostre città, quale descritta - per quanto riguarda il nostro Paese - nella fondamentale legge del 1942 e nei molteplici strumenti urbanistici di sua attuazione. In un primo tempo si parlò di divisione in zone all’interno della città, poi si parlò di divisione delle zone di sviluppo della città, alla fine si giunse a considerare oggetto di zonizzazione l’intero territorio comunale. Andando in crisi, dopo circa due secoli, i criteri di base della orga-