3. Il problema delle sovvenzioni di perequazione Nei paragrafi precedenti si è sostenuta la tesi che le autorità locali dovrebbero poter riscuotere una notevole porzione delle loro entrate in forma di imposta. In pratica, gli enti locali sembrano contare molto anche su sovvenzioni da parte degli altri livelli del governo, cioè del governo centrale nei paesi non federali. Senza dubbio verrebbero date spiegazioni diverse per le varie sovvenzioni in uso attualmente, ma vi sono forse quattro principali ragioni per cui esse vengono concesse. Innanzitutto, gli enti locali svolgono alcune funzioni in qualità di enti del governo centrale; in tali circostanze, sembra ragionevole aspettarsi che il governo centrale fornisca sovvenzioni specifiche per coprire il costo dei servizi relativi. Inoltre, come già si è detto, il governo centrale si preoccupa di controllare che gli enti locali decidano ai loro livelli solo dopo aver considerato i vantaggi che possono derivare ai non residenti; un mezzo di persuasione può consistere in sovvenzioni specifiche (matching, cioè a copertura parziale) dei servizi relativi. Il governo centrale potrebbe volere che le autorità locali spendano per i loro servizi più di quanto riscuotono imponendo sulle imposte locali anche le aliquote più alte considerate ragionevoli dal governo centrale; in tali circostanze il governo centrale introduce uno schema di sovvenzioni generali di partecipazione alle entrate (general revenue-sharing grants). Spesso questo schema viene calibrato in vista di raggiungere anche il quarto obiettivo comune, cioè la perequazione. Il seguito di questo paragrafo si occupa appunto del problema delle sovvenzioni perequative, mentre il paragrafo successivo prende in esame diversi tipi di sovvenzione di perequazione (maggiore partecipazione alle entrate). Vi sono essenzialmente due argomenti a favore delle sovvenzioni perequative, uno di equità ed uno di efficienza. Supponiamo che vi siano due aree, A e B, cui sia concesso di imporre una sola imposta; supponiamo altresì che ciascuna area scelga la medesima aliquota. Pur non rilevando il tipo di imposta, immaginiamo che si tratti di una tassa locale sul reddito. Si ipotizzi anche che il cittadino a in A e il cittadino b in B abbiano redditi uguali e quindi paghino uguali somme in tasse. E’ nondimeno possibile che - in assenza di qualsiasi sovvenzione di 128