rappresentino gli effetti delle sovvenzioni, esse non ne misurano l’ammontare perché gli assi verticali rappresentano livelli di servizio anziché di denaro. Si supponga ora che tutti gli schemi di sovvenzione permettano a ciascuna area di offrire il livello standard di servizi, s, nel caso imponga l’aliquota standard t. Le differenze tra gli schemi riguardano ciò che accade se le aree scelgono di imporre aliquote diverse da t. Consideriamo quattro diversi schemi. I primi due schemi sono stati rappresentati da Musgrave (sebbene non con gli stessi termini usati qui), e sono stati chiamati rispettivamente schemi per perequare la capacità fiscale ed il potenziale (o potenzialità) fiscale (Musgrave, 1961; Thurow, 1970). Il primo si basa su sovvenzioni tipo lump sum così che ogni area ottiene la sovvenzione che otterrebbe con l’aliquota standard, t, quale che sia l’aliquota effettiva. Questo schema è illustrato nelle Figure 3 e 4 che mostrano il rapporto finale tra aliquota e livelli di servizio per ciascuna area con le linee FAGA e FBGB che sono parallele rispettivamente a OTA e OTB. Si noti che FAGA e FBGB hanno forme diverse, così che v’è uguaglianza tra le due diverse aree solo se ciascuna di esse impone l’aliquota t. Se ciascuna area impone un’aliquota eguale, ma più alta di t, l’area A potrebbe offrire migliori servizi dell’area B\ nel caso invece che ciascuna imponesse la stessa aliquota, ma inferiore a t, l’area B potrebbe offrire servizi migliori di A. Un primo inconveniente di questo schema è che, in generale, esso non elimina i problemi di equità e di efficienza che possono sorgere tra due enti locali che impongono la stessa aliquota; un ulteriore problema, rilevato da Musgrave, è che la sovvenzione di ciascuna area sarebbe mantenuta interamente anche se l’area facesse pochi o nessun tentativo di finanziare i propri servizi attraverso la tassazione a livello locale. Per risolvere questi due problemi è necessario disporre di uno schema di sovvenzioni tale che in tutte le aree il rapporto finale tra aliquote e livelli di servizi sia uguale, ed è altresì necessario che le sovvenzioni siano basse per basse aliquote fiscali. Gli altri tre schemi presentano tutti queste due proprietà. La prima ad essere discussa fu la soluzione proposta da Musgrave ed illustrata nelle Figure 5 e 6. Come nel caso precedente, la sovvenzione ad aliquota t viene calcolata in modo che ciascuna area potrebbe 133