verificarsi in circostanze in cui le sovvenzioni a somma definita avrebbero minore effetto di quelle matching (Grawlich, 1977). L’essenza di questo modello è che gli enti locali, rispecchiando i desideri dei loro elettori, possono talora essere condizionati nella scelta dei livelli di spesa per paura degli effetti delle maggiori imposte locali su quei cittadini che siano al di sotto o vicini al limite della povertà. Supponiamo, innanzitutto, che non vi sia tale condizionamento, così che gli elettori si siano assicurati i loro livelli di spesa preferiti e ritengano che le aliquote risultanti siano accettabili, sia pure solo di poco, per i cittadini poveri. Un aumento nelle sovvenzioni matching, quale potrebbe risultare da un aumento nel tasso di matching, farebbe senza dubbio aumentare le spese degli enti locali e (grazie a successivi tagli nelle imposte locali) potrebbe portare anche ad aumentare le spese dei consumatori; un aumento di ugual valore nelle sovvenzioni in somma fissa potrebbe avere effetti simili, ma vi sarebbe probabilmente minor aumento nelle spese degli enti locali e maggior aumento in quelle dei consumatori, poiché questo cambiamento non ridurrebbe il costo apparente dei servizi locali. Tuttavia, un taglio delle aliquote dell’imposta centrale sul reddito, che generasse lo stesso aumento totale nei redditi locali disponibili, potrebbe portare ad un piccolissimo aumento nelle spese degli enti locali e potrebbe così essere dedicato ampiamente (forse interamente) a maggiori spese da parte dei consumatori. Questo perché la riduzione dell’aliquota dell’imposta sul reddito porterebbe scarso o nessun vantaggio ai cittadini poveri al di sotto della soglia tassabile, e così gli elettori locali potrebbero essere riluttanti ad alzare di molto le aliquote locali per paura degli effetti di tali aumenti sui poveri. Di conseguenza, è molto probabile che si verifichino gli effetti «carta moschicida» quando le imposte centrali sono progressive ed hanno quindi un effetto limitato sui poveri, e quando le imposte locali sono regressive e colpiscono fortemente i poveri. Questo tipo di situazione potrebbe diventare più comune nel Regno Unito se un’imposta di capitazione sostituirà l’attuale imposta locale sulla proprietà; infatti, gli effetti dell’imposta capitaria sui cittadini molto poveri sarebbero mitigati dalla proposta di coprire il 90% di essa con i contributi della sicurezza sociale; gli elettori locali potrebbero tuttavia essere ancora interessati agli effetti degli aumenti 141