contrarranno - come sopra indicato - in proporzione, oppure i valori delle quote aumenteranno proporzionalmente per gli altri interessati. Non è escluso che simili casi si verifichino spesso nei fenomeni sociali, anche per il cittadino che debba contribuire al finanziamento della spesa pubblica con il versamento delle sue imposte. Se egli fosse certo che si fornirà in ogni caso a tutti un mix di beni collettivi, il ritenere irrisorio il valore marginale della propria parte del gettito totale indurrebbe ciascuno quasi inevitabilmente a defezionare; il tentativo sarebbe frustrato soltanto dalla coercizione. Analogamente, i rappresentanti dell’assemblea, in presenza di una strategia collettiva di defezione, sarebbero indotti ad adeguarsi, nonostante il vincolo di mancata rielezione; ovvero cercherebbero incentivi ad agire. Ad ogni buon conto, il ragionamento di cui sopra è generalmente valido nei giochi che si sostanziano in un unico incontro, quando cioè non si hanno occasioni di giocate da svolgersi in futuro: questo è cruciale. Un altro punto di rilievo è che, in teoria, si accetta comunemente di poter inferire soluzioni universali di defezioni per tutto il gruppo; considerando che le azioni riguardano singoli decisori, che guardano alla matrice di gioco nell’ottica del ricavo personale, si afferma che la strategia della comunità dipende interamente da quella di ciascun soggetto, senza badare ai risultati degli altri. Anche nell’estensione del gioco da due ad n partecipanti, nessuno trova un incentivo a muoversi da una strategia attualmente dominante ad una diversa, per un valore di equilibrio di pagamento nullo per tutti. D’altro canto, poiché tale soluzione stabile non è sicuramente quella ottimale, si osserva la peculiarità del «dilemma del prigioniero». Nei fenomeni sociali, quindi, è generalmente ancora vero che, nel singolo gioco, o persino in una sequenza ininterrotta, ma finita, di partite, si ripropone per ogni politico selezionato elettoralmente una versione del «dilemma», ammettendosi una strategia defettiva di qualsiasi alleanza, oltre che dei giocatori individuali. In un gioco di contrattazione semplice, le parti hanno essenzialmente una sola strategia di conflitto, consistente nella non cooperazione e le vincite, in caso di mancato accordo, sono variabili indipendenti da prendere come dati; viceversa, nei giochi cooperativi 63