b. Comportamento oscillatorio Per questa simulazione si assumono valori dei parametri particolarmente elevati e precisamente: a, =4 a2 = 3.5 a3 = 6 con i medesimi valori iniziali delle variabili utilizzati nelle simulazioni precedenti: P, = P2 = 0.333 P3 = 0.334 La figura 5 evidenzia un comportamento oscillatorio tendente a movimenti periodici nei tempi lunghi. Si può quindi osservare la sensitività del modello alle condizioni iniziali variando solo le condizioni iniziali delle variabili (assumendo, ad es., P, = 0.5; P2 = 0.2; P3 = 0.3): si ottiene in questo caso un tipo di configurazione ancora oscillatorio ma con caratteristiche diverse (si veda la fig. 6). Dai precedenti esempi emerge chiaramente l'importanza del parametro ctj. In particolare all'aumentare del valore del parametro oc, è facile verificare l'instaurarsi di movimenti oscillatori instabili con la comparsa anche di valori negativi (e quindi di improvvisi «salti» nella traiettoria del sistema). Tali andamenti tendono inoltre, nei tempi lunghi, alla stabilità od a movimenti periodici. Pertanto se non si può affermare l'esistenza di movimenti caotici, si può certamente sottolineare, in questi modelli, l'esistenza di comportamenti instabili, sicuramente nei primi periodi e per valori abbastanza elevati di a.y Un ulteriore approfondimento di questo risultato, già di per sé significativo, è l'esame di un modello di interazione spaziale. Nel paragrafo successivo verranno riportate alcune simulazioni relative a tale analisi: in particolare si dimostrerà, per questa versione del modello logit, l'emergenza di comportamenti fluttuanti anche per valori non elevati del parametro ay 1.2 Processi dinamici nei modelli di interazione spaziale Come già specificato precedentemente, in questo paragrafo verranno condotte le simulazioni relative al modello logit (4) considerando l'equi- 42