delli comportamentistici spaziali di scelta discreta); c. analisi della dinamica dei sistemi spaziali con particolare attenzione a condizioni di incertezza, stocasticità, shocks esogeni ed endogeni (ad es., attraverso l'analisi non lineare); d. sviluppo di metodi e analisi degli strumenti di valutazione (ad es., attraverso l'analisi multicriteri); e. analisi dei dati (ad es., attraverso la statistica qualitativa e quantitativa, i sistemi informativi). Il presente volume costituisce un esempio di ricerca integrata, che raccoglie organicamente contributi provenienti da diverse discipline (economia, geografia, urbanistica, statistica), nell'area delle decisioni, dei processi spaziali e dei sistemi spaziali in genere; esso si configura come una selezione dei contributi italiani presentati alla IX Conferenza Italiana di Scienze Regionali, tenutasi a Torino. La sua impostazione accorpa le fondamentali linee di ricerca (di cui ai punti a. - e.) secondo tre aree tematiche: — l'analisi e le informazioni sulle interazioni spaziali; — la valutazione e la regionalizzazione dei processi spaziali; — l'organizzazione e la struttura spaziale dei processi produttivi. Il volume ha pertanto la finalità di offrire una raccolta significativa, seppure certamente non esaustiva, degli studi italiani attualmente condotti sulle nuove e promettenti direzioni di ricerca nell'ambito delle analisi spaziali. La prima parte comprende contributi volti ad approfondire un tema classico delle scienze regionali come i modelli di interazione spaziale e l'analisi dei dati ai quali questi modelli si riferiscono. È nota l'importanza dei modelli di interazione spaziale nella storia delle scienze regionali come strumento operativo e come schema concettuale-formale di riferimento per molti altri modelli (sia a livello statico che dinamico). Il lavoro di Rabino si colloca pertanto in questa direzione di ricerca con un'analisi introduttiva teorico-metodologica relativa ai modelli di interazione spaziale, individuando una struttura concettuale generale che possa introdurre anche i comportamenti individuali, nonché le interazioni tra tali comportamenti. Gli stessi modelli di interazione spaziale vengono studiati quindi a livello dinamico nel contributo di Nijkamp e Reggiani, in cui si dimostra la possibilità di comportamenti «caotici» (pertanto non prevedibili) per elevati valori dell'utilità marginale. Si sottolinea qui lo sforzo (per ora teorico data la mancanza di dati «dinamici») di model- 8