ziaria, priva di un entroterra rilevante ma in rapporto diretto con tutto il mondo (il cui prototipo può essere la Venezia del XIII secolo). Le due forme organizzative, le due anime della città, hanno sempre convissuto, rafforzandosi probabilmente a vicenda, ma forse si potrebbero individuare grandi periodizzazioni storiche in cui ora una ora l'altra hanno prevalso. L'ipotesi che sottostà al quadro teorico presentato in precedenza è che le due logiche siano complementari, in quanto si riferiscono ad attività e funzioni che tipicamente convivono nella città. La logica a rete sembra tuttavia più direttamente caratterizzare le attività oggi più avanzate e strategiche, quelle che si basano sulla rapida circolazione, virtualmente de-territorializzata, delfinformazione. 3. Le reti di città in Lombardia Come si è detto in precedenza, sulla base del quadro teorico illustrato in precedenza, si è effettuata una indagine empirica finalizzata alla individuazione delle strutture urbane a rete in Lombardia. Tale analisi è incentrata sui flussi di interazione telefonica fra distretti (34) e soprattutto fra «settori» territoriali (154) interni alla regione, sulla base di dati gentilmente concessi da Sip9. La metodologia seguita si basa sulla evidenziazione degli scostamenti dei flussi reali fra centri (o meglio fra «settori» telefonici, che sono aggregazioni di comuni) rispetto ai flussi teorici ipotizzabili sulla base di un modello gravitazionale di entropia calibrato sui dati dei flussi reali. Tali scostamenti, e in particolare quelli positivi in cui le interazioni sono maggiori di quelle teoriche, sono ipotizzati evidenziare proprio quei rapporti territoriali selettivi, specifici fra centro e centro, che nascono dalle vocazioni e dalle particolari collocazioni dei singoli centri nella divisione territoriale del lavoro; rapporti che non sono comprensibili né attraverso un modello gerarchico christalleriano, che attribuisce le funzioni sulla base della semplice dimensione dei centri, né attraverso un modello gravitazionale che prevede la densità di interazione sulla base del solo elemento della distanza. 84