tamente, le sue modalità evolutive in considerazione dei profondi processi di trasformazione nell'organizzazione dell'economia. Allora, si dirà, l'ennesimo saggio su innovazione e città? Per certi versi sì, anche se qui si è cercato di compiere uno sforzo nella direzione di presentare, in termini quanto più generali ci sia parso oggi possibile, una sintesi delle più recenti e relativamente più complesse riflessioni sull'argomento. Ma il libro che qui si presenta non vuole essere solo questo, bensì si propone un obiettivo un po' più ambizioso perché qui si è voluto collegare la questione dell'analisi dei processi socio-economici spaziali in atto col problema della loro regolazione e organizzazione spaziale: cioè col problema dell'urbanistica. Un po' più ambizioso ma anche un po' audace se si considera la tradizionale delimitazione dei campi disciplinari e la gelosa custodia di tali delimitazioni da parte delle rispettive accademie: ma di questa audacia vive la nostra associazione di Scienze Regionali, la quale è nata proprio per coltivare questa virtù che consiste, appunto, nel far dialogare e porre a confronto tra loro le diverse ottiche con le quali il mondo (il territorio) può essere osservato. I rivolgimenti in atto hanno posto in crisi molti tradizionali approcci delle scienze sociali: teorie consolidate, metodi di analisi collaudati, strumenti di intervento codificati appaiono sempre meno adeguati a riflettere la nuova realtà nei confronti delle recenti, rapide trasformazioni. È la trasformazione stessa a porre nuovi quesiti cui appare particolarmente difficile dare soddisfacenti risposte, l'analisi dei fenomeni è sempre più l'analisi dei processi di trasformazione e il problema del controllo tende ad essere sempre più il problema del controllo di detti processi. Dire che, oggi, e ciò soprattutto nel nostro Paese, l'urbanistica sta attraversando un periodo di crisi particolarmente grave, è dire un'ovvietà. È anche, nel nostro Paese, un periodo di grave crisi politica, crisi della capacità di rappresentare e di governare: una crisi dell'autorevolezza e dell'autorità dello stato. L'urbanistica, disciplina che ha come suo oggetto l'amministrazione del territorio, è disciplina politica in sommo grado, tanto che non si può parlare di crisi della politica senza che ciò comporti, necessariamente, la considerazione della crisi di quella sua particolare componente che è l'attività di governo del territorio, cioè della politica urbanistica. 8