Così trasformare un dato grezzo in informazione significativa richiede -sul piano operativo - di manipolare quel dato grezzo, combinandolo con altri dati grezzi; il dato derivato è l'indicatore, in particolare 1 indicatore di performance.
     Poiché la realtà cui si fa riferimento (una qualche struttura territoriale) ha natura sistemica (insieme di parti tra loro in relazione), gli indicatori territoriali devono essere in grado di cogliere le interdipendenze sistemiche proprie di tale realtà. Per conseguenza, essi devono essere basati sulla considerazione di parti e di relazioni tra le parti, di stock e di flussi, e devono essere fondati sulla concezione dell'interazione spaziale (Clarke e Wilson, 1987). Proprio per questo motivo, sono sostanzialmente diversi da altri indicatori cui si fa abitualmente riferimento, basati sulla considerazione soltanto di stock. Tali altri indicatori, proprio perché fondati sulla considerazione soltanto di stock, quando vengono applicati ad unità territoriali non molto vaste, possono indurre in errori anche gravi (come si può agevolmente dimostrare).
     Per concludere su questo punto, occorre fare riferimento a quelli che ora sono chiamati indicatori di performance spaziale, in particolare di efficacia e di efficienza spaziale (cfr. Bertuglia ed altri, 1991a; Bertuglia, Rabino e Tadei, 1991; Bertuglia, Clarke e Wilson, eds., 1993).
3.3. I metodi multicriteri
     Come già detto, i metodi multicriteri costituiscono la soluzione al problema di estrarre, a partire dalle varie misure dei molteplici impatti delle azioni da confrontare, una unica graduatoria complessiva delle azioni, che consente l'identificazione dell'azione preferibile.
     Non intendo trattare in questa sede gli aspetti tecnici dei metodi multicriteri. Indicherò invece alcune difficoltà da superare ed alcune avvertenze delle quali tener conto.
     Comincio dalle difficoltà. Occorre, in generale, superarne due:
-   la difficoltà delle misure limitate. È noto, infatti, che diversi impatti di azioni non possono essere stimati monetariamente o stimati su altre scale quantitative, perché intrinsecamente incommensurabili o per altre ragioni che rendono non fattibile la misurazione. Pertanto, nel confronto, occorre usare al meglio il dato (l'indicatore di performance, per esempio) così come disponibile, sia esso quantitativo o solo qualitativo (graduatoria, giudizio sì/no, ecc.);
-   la difficoltà dell'aggregazione. È noto, infatti, che azioni diverse possono risultare preferibili, secondo che si consideri uno oppure un altro tipo di impatto; e che i decisori possono avere obiettivi diversi (perfino, opposti) in ordine all'importanza dei diversi tipi di impatto. Bisogna pertanto ricomporre al meglio - nella graduatoria complessiva - la discordanza ne-
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