durante il processo di interazione. Il concetto di strutturazione può avere la funzione di strumento unificante nella valutazione delle performances dei piani e può essere di aiuto nella comprensione della ben più ampia questione relativa a come funzioni questo approccio dottrinario. Sia i piani che la dottrina sono strumenti di strutturazione, con la sola differenza che i piani sono più specifici. Essendo più specifici, possiamo quindi aspettarci che si occupino più dei servizi urbani e dell'applicazione delle norme che del significato ed è a questo riguardo che l'approccio dottrinario raccoglie il riconoscimento che è loro dovuto. Comunque, sia i piani che i principi dottrinari devono essere valutati in relazione a come svolgono la loro fiinzione, osservando in che modo vengono utilizzati nel processo di formazione delle successive decisioni. C'è, naturalmente, anche una differenza. L'analisi delle performances nel senso descritto dagli articoli di cui si è parlato sopra ci porta ad un microlivello. L'analisi dei principi, al contrario, si svolge ad un livello macro, tracciando traiettorie storiche ed esprimendo giudizi qualitativi su queste basi. La forza dei principi sta nell'appello che essi fanno ai valori culturali e nelle loro qualità distiche che abbracciano vari aspetti di un problema conferendo loro un significato unificato, presentandoli nell'ambito di una visione generale radicata storicamente e, nello stesso tempo, offre una visione in prospettiva del futuro. Analizzando i principi, siamo così nel campo della interpretazione storica, con tutte le insidie che ciò comporta. 7. Conclusioni La direzione in cui va la ricerca del gruppo di Amsterdam ha anche aspetti inquietanti. Siamo - infatti - molto interessati e impegnati attorno alla razionalità dell'urbanistica e, quindi, il concetto di principi dottrinari rappresenta una difficile sfida. Per avere effetto sul piano della comunicazione, essi possono, talvolta, essere ridotti a concetti semplicistici. I principi dell'urbanistica nazionale olandese, ad esempio, sono incentrati su Randstad e Green Heart, che sono alla radice del modello della organizzazione spaziale. Questi concetti hanno avuto un tale successo che sono entrati a far parte del linguaggio coiftune in Olanda. Tuttavia, è discutibile se corrispondano alla realtà. I geografi li considerano notoriamente inafferrabili, e gli urbanisti discordi sostengono che sono controproducenti (Van der Valk, Faludi, 1992; De Boer, 1991). Il punto non è se ciò sia vero o meno. La questione riguarda le finalità della pianificazione strategica. Se la pianificazione strategica consiste soltanto nel formulare principi incentrandoli 75