tanza. Chiaramente (data la 3.7) devono essere stimati solo i punteggi Cjj' al di sotto della diagonale di C. Dalle applicazioni pratiche emerge che i metodi del confronto a coppie sono difficili da utilizzare. Se gli interlocutori sono poco o per niente coinvolti nel problema, trovano di solito questo approccio abbastanza facile e comodo. Se invece essi sono coinvolti, la percezione dell'approccio è quella opposta: è difficile da applicare, specialmente se l'interlocutore vuole essere consistente (Voogd, 1983). f. La tecnica della presentazione di scenari alternativi Il modo migliore di accostarsi al problema dei pesi nella valutazione multicriteri è quello di esprimere vari insiemi di priorità di tipo qualitativo (fig. 2). Ciascun insieme di priorità dovrebbe riflettere al meglio possibile un punto di vista (ad esempio politico o sociale) e non è necessario che questi punti di vista corrispondano alle preferenze iniziali dei decisori. Evidentemente i politici ed altri attuatori di politiche molto spesso non sono preparati o non sono capaci di formulare priorità in un modo così esplicito. E pertanto molto meglio mostrare le conseguenze di una varietà di punti di vista invece di una singola interpretazione di quello che dovrebbe essere il (spesso in pratica non ottenibile) «migliore insieme di pesi». Punto Punto Punto di Punto Punto Etc. di vista di vista vista di vista di vista I II III IV V criterio 1 ++ + 0 ++ ++ criterio 2 0 +++ + +++ + criterio 3 +++ + ++ ++ ++ Fig. 2 - Punti di vista alternativi sulle priorità Il metodo di ranking (c) e il metodo (f) producono priorità, cioè punteggi di tipo ordinale. Esistono almeno due modi soddisfacenti per trattare pesi ordinali in una valutazione multicriteri: l'approccio casuale e l'approccio del valore atteso. Ciò può essere illustrato mediante un esempio costituito da tre criteri e dal seguente ordinamento delle priorità: ai < c*2 < 0C3 (3.9) Assumiamo inoltre che i pesi siano non-negativi e che la loro somma sia uguale ad 1. Allora l'area ombreggiata indicata con S nella figura 3 142