6 connessi con l'accresciutasi rapidità di evoluzione della società uma- * na, ci attende la strada che porta ad un più diffuso benessere e quindi alla ripresa dei consumi e alla maggiore e più avanzata attività produttiva. Nel nostro specifico settore, il consumo italiano per abitante, salito dai kg 14, 7 nel 1953 ai 30, 3 nel I960, ai 64, 9 nel 1970 e sceso ai kg 61, 7 nel 1971, tiene uno degli ultimi posti in Europa, preceduto dall'Austria con 87 kg, dalla Francia con 98, dal Belgio e Lussemburgo con 111, dalla Gran Bretagna con 113, dalla Repubblica Federale Tedesca con 123, dall'Olanda con 138, dalla Svizzera con 150, dalla Scandinavia con 167 kg. Sia la prospettiva di una lunga serie storica passata, sia la visione del livello dei consumi degli altri paesi che prima del nostro sono proceduti sulla via dell'industrializzazione e del più diffuso benessere, sia infine la ripresa dei consumi ameiicani già avvenuta nel corso del 19^1, che di regola costituisce, per l'area europea un indice segnalatore di tendenza, ci confortano in ordine alla ripresa della dinamica di sviluppo che troverà la nostra società potenziata negli impianti di cui ai notevoli investimenti in corso, pronta a soddisfare i consumi nazionali e competitiva rispetto alle analoghe industrie europee. In tema di investimenti non si può sottacere la forte inci- denza dei relativi costi nel nost ro settore che, per sua natura, necessita